Nessuna retromarcia
17-01-2009 / Punti di vista
di Gaetano Sateriale
Leggo sui giornali di oggi che il Comune "dopo i giovedì ecologici, la turbogas e l'asilo di via del Salice compie una nuova retromarcia" riguardante la stanza urbana. In un altro articolo leggo che l'apertura dell'asilo "è rinviata sine die". I giornalisti, come si dice, fanno il loro mestiere, ma non vedo la necessità di stravolgere le notizie per attirare la curiosità dei lettori. Specie quando la realtà è già di per sé abbastanza complicata. Sgombriamo il campo dalle cose prive di fondamento: sulla turbogas non ho avvertito nessuna retromarcia, se è vero che abbiamo appena firmato, davanti a un ministro della repubblica, un nuovo accordo di programma che ne prevede l'avvio. Si può essere a favore o contro, ma la centrale c'è e verrà messa in funzione. Sul blocco del traffico il giovedì, abbiamo, d'accordo con i commercianti che attraversano un momento di grave crisi, concordato che da gennaio a marzo attueremo i blocchi il pomeriggio invece che mattino e pomeriggio (con intervallo). Prevediamo inoltre di sperimentare altre chiusure dell'asse Cavour Giovecca e altre "domeniche senz'auto", non appena la bella stagione ce lo consenta. Tant'è che nessuno ci è venuto a dire che stiamo violando l'accordo regionale che istituisce i blocchi. Sulla stanza urbana (che ci è stata chiesta da un gruppo di cittadini) abbiamo sempre detto che avremmo fatto una sperimentazione a tempo. L'abbiamo fatta, è parere diffuso che i risultati siano stati insoddisfacenti, rimuoviamo la congestione del traffico (riaprendo la svolta su via Volano) e terminiamo la sperimentazione. È una "retromarcia"? E se l'avessimo mantenuta malgrado tutto sarebbe stato un "ennesimo atteggiamento arrogante" del Comune?
Veniamo all'asilo (e all'area in cui sorge) che è questione molto delicata per i cittadini e per l'autorità pubblica. I rilevamenti fatti in questi anni dal Comune (direttamente o commissionati a soggetti tecnici esterni) riscontrano un problema di inquinamento grave nel sottosuolo ma nessun rischio per la salute delle persone che vivono in quell'area e per coloro che frequenteranno l'asilo (e nessun particolare inquinamento nell'acqua dei pozzi). Avevo scritto poche settimane orsono che, se anche la Usl avesse confermato questa valutazione, avremmo aperto l'asilo. La Usl ci ha chiesto di poter avere informazioni aggiuntive rispetto a quelle che abbiamo loro fornito. Abbiamo deciso che un tavolo tecnico coordinato dalla Regione dovrà valutare quali altre indagini fare per "confermare l'assenza di rischi per la salute nell'area in questione", come dice il comunicato Usl.
Dopo di che, sia chiaro: non apriremo nessun asilo se riscontreremo (Regione, Comune e Usl) rischi per la salute dei bambini e delle persone. Viceversa, se i dati confermeranno le nostre valutazioni sull'assenza di rischi apriremo senza indugio. Questa si chiama chiusura sine die dell'asilo?