I benefici fiscali per gli immobili storici
14-06-2007 / Punti di vista
In merito alla lettera apparsa il 14 giugno sul quotidiano "La Nuova Ferrara" dal titolo "Hai una bella casa antica? Allora non paghi l'Ici", l'ufficio Ici ritiene utile precisare che gli immobili di interesse storico artistico non sono esentati dall'Ici, ma godono di un beneficio fiscale, previsto con norma del legislatore nazionale, che riduce la determinazione dell'imposta. La materia trattata non può essere oggetto di deroga regolamentare da parte del Comune.
La ratio della norma consiste nel voler compensare la proprietà per i vincoli posti sul bene: non poterlo demolire, modificare o restaurare senza l'autorizzazione del ministero dei Beni culturali; non poterlo adibire ad usi non compatibili con il carattere storico; dover sostenere obbligatoriamente spese per la sua conservazione; non poter compiere atti di vendita senza avvertire il ministero, che ha il diritto di prelazione; poter soggiacere alla possibilità di espropriazione per pubblica utilità connessa alla conservazione dell'immobile; di soggiacere alla possibilità di ammettere obbligatoriamente il pubblico a visitare per scopi culturali.
Per i fabbricati di interesse storico o artistico (ai sensi del Titolo I della Parte II del d. Lgs. n. 42 del 22/01/2004), il valore è determinato in base alle disposizioni dell'art. 2, comma 5, del D.L. 23 gennaio 1993, n. 16, convertito dalla Legge 24 marzo 1993, n. 75
Si deve pertanto assumere la rendita determinata mediante l'applicazione della tariffa d'estimo - aumentata del 5% - di minore ammontare tra quelle previste per le abitazioni della zona censuaria nella quale è situato il fabbricato.
Per i fabbricati censiti nella categoria A, la tariffa d'estimo, più bassa fra quelle previste per le abitazioni della zona censuaria in cui si trova l'immobile, si moltiplica per il numero dei vani catastali.
Nel caso di fabbricati censiti nelle categorie C o D si trasformano i metri quadrati totali in vani, considerando un vano medio di mq. 16.
Per poter calcolare il valore di detti immobili ai fini Ici, tale rendita va moltiplicata per 100, anche se il fabbricato catastalmente è classificato nella categoria A/10 o C/1 oppure nel gruppo D. Ciò, in quanto con il suddetto sistema di determinazione della rendita, il fabbricato è stato di fatto assimilato ad una abitazione. Ove poi si tratti di fabbricati classificabili nel gruppo D, sforniti di rendita catastale e appartenenti ad un'impresa, il valore è determinato sulla base dei costi contabilizzati.
Ufficio Ici - Comune di Ferrara