Occupazione: difficoltà nell'industria, terziario in crescita
23-07-2007 / Punti di vista
di Aldo Modonesi
La preoccupazione fondata e condivisa per le crisi aziendali che investono il territorio ferrarese non può essere supportata con un giudizio solo parzialmente documentato sull'andamento dell'occupazione nel comune di Ferrara.
Nel capoluogo infatti il 2006 segna una inversione di tendenza moderatamente positiva sull'anno precedente: aumenta il tasso di occupazione, che si attesta al 47,3% contro il 46,1% del 2005. Il tasso di disoccupazione diminuisce di uno 0,4%, passando dal 5,9% a 5,5%. L'occupazione femminile aumenta di 1700 unità, sia pure con un significativo incremento del lavoro part time. La disoccupazione giovanile passa dal 15,1% del 2005 al 12,5%. Cresce il tasso di attività, dal 49% al 50%; calano infine gli occupati che lavorano fuori comune.
E' utile ricordare che il Comune di Ferrara svolge dal 1994 una rilevazione trimestrale dell'occupazione con un campione allargato che l'Istat considera attendibile a livello comunale, a differenza della rilevazione compiuta dall'Istat stessa, la cui attendibilità è relativa ai dati regionali.
Certo per il capoluogo permane il problema dell'occupazione nell'industria, che risulta in calo nella media annua, dal 13,1% al 12,9%. Ma questa perdita è, ancora una volta, bilanciata dalla crescita del settore terziario (da 39,0% a 41,1%: a conferma che sul territorio comunale le fasi di difficoltà trovano ancora una qualche forma di compensazione, peraltro spiegabile con la concentrazione di funzioni terziarie tipiche di un capoluogo e di una città a forte vocazione turistica.