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Taglio agli eurostar, scelta scriteriata

21-11-2007 / Punti di vista

di Davide Stabellini*

Apprendo dalla stampa locale che la notizia, che aleggiava nell'aria già da qualche settimana, riguardante la soppressione della quasi totalità delle fermate di Eurostar e Intercity Plus nella stazione di Ferrara, non solo è fondata, ma che i "tagli" saranno operativi già dal 9 dicembre prossimo.
Dire che questa novità mi lascia - come Amministratore e come cittadino - sconcertato, è probabilmente riduttivo. Si tratta di una decisione che, mentre sul versante della maggior economicità ed efficienza perseguite (?) da Trenitalia mi par di capire porterà benefici risibili, dall'altra arrecherà alla città danni la cui effettiva portata è oggi difficilmente quantificabile.
Questa decisione, di fatto, vanifica anni di politiche del turismo, incentrate anche sugli agili collegamenti che Ferrara ha con Firenze e Venezia, rendendola sosta ideale per il flusso di turisti, soprattutto stranieri che, giungendo nel nostro Paese, vedono le due famose città come tappe obbligate.
Ma non solo. La città è ormai da anni protesa verso l'esterno, con la sua Cultura e la sua Università: impensabile credere che le subentrate difficoltà nel raggiungere Ferrara non incidano nelle scelte di studenti fuori sede e turisti che, magari, hanno solo una giornata di tempo per concedersi una gita.
Mentre si delineano progetti ambiziosi, che situano la città in un contesto realmente mondiale (penso ai recenti rapporti instaurati con Cina e Giappone, tanto per fare un esempio, come con San Pietroburgo), raggiungere Ferrara diverrà lungo e complicato, relegandoci in un immeritato ruolo di cittadina di provincia con un evidente danno di immagine.
Senza dimenticare, ultimo ma non meno importante, il popolo dei pendolari per necessità, di coloro che sono costretti a percorrere distanze considerevoli per esigenze lavorative, che in questo modo vedranno ulteriormente scemare il loro livello di qualità della vita.
In un'epoca in cui i collegamenti sono diventati imprescindibili, la velocità viene perseguita ad ogni costo, l'immagine è divenuta fondamentale, spero che a livello di Istituzioni locali, unitamente a coloro che ci rappresentano a Roma, si riesca a far fronte comune - prescindendo, per una volta, dagli schieramenti politici - per far sentire a Trenitalia la decisa protesta di una città che non ci sta a subire le conseguenze che qualche scriteriato ha adottato in nome di non meglio precisati benefici dell'Azienda.

*Assessore al Turismo
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