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Nel Pum soluzioni coerenti ai problemi della mobilità

04-06-2008 / Punti di vista

di Stefano Cavallini *

Egregio direttore,
le chiedo spazio per replicare alle affermazioni di Romeo Savini, consigliere SDI e Presidente del Consiglio Comunale comparse nell'ultimo numero del periodico "Piazza Municipale" sul tema del confronto in corso in città sul Piano Urbano della Mobilità.
In questo intervento si sommano giudizi sommari ed affermazioni fantasiose che tendono a tracciare un quadro assai poco lusinghiero per l'Amministrazione e per la Maggioranza politica che la governa.
Vorrei ricordare che nel Piano Regolatore ancora oggi vigente, portato all'approvazione del Consiglio Comunale dall'allora Assessore all'Urbanistica Savini, veniva riservata una particolare attenzione al tema della viabilità disegnando un complesso di interventi non ancora completati per le ragioni che non possono sfuggire al Consigliere ma che segnalavano la necessità di programmare, assieme, diversi aspetti dell'utilizzo del territorio.
Da allora ad oggi molte cose sono cambiate e fra queste anche gli strumenti di cui dispongono le Amministrazioni per la pianificazione territoriale.
Oggi l'Amministrazione Comunale, nonostante resistenze di alcuni "poteri forti", ha adottato il PSC che organizza le funzioni del territorio e in contemporanea vuole adottare il Piano Urbano della Mobilità che è lo strumento che ne organizza le relazioni.
Non ricordo, a mia memoria, richiami del Consigliere Savini all'applicazione della Legge 340/2000
perché anche Ferrara si dotasse dello strumento di Pianificazione della Mobilità al contrario oggi che viene proposto, mentre si discute del PSC del futuro, ne consiglia il rinvio.
Al contrario di quanto sostenuto dal Consigliere noi oggi vogliamo ragionare non solo di strade (viabilità) ma sull'intero "sistema della Mobilità" fatto di strade,di parcheggi, di ciclabili, di trasporto collettivo, di gestione delle merci, di tecnologie, di quei piccoli e grandi interventi in corso di realizzazione o in progettazione perché che siano fra loro coerenti e abbiano una stretta connessione con il Piano Strutturale.
Alcuni di questi interventi giacciono per decisioni che non dipendono dal Comune, altri sono passati in secondo piano per il sopravvenire di diverse emergenze, molti altri sono realizzati, altri ancora sono in piena realizzazione.
Il dibattito e la discussione nella città su questi temi è ricco ed interessante, ed i giudizi appaiono condividere il metodo adottato.
Leggendo i Report degli incontri avvenuti in queste settimane ed ora presenti nella home page del sito del Comune ci si rende perfettamente conto di quale sia la maturità dei cittadini ferraresi e della loro disponibilità al confronto.
Non ho colto particolari accenti polemici in questa fase ,oltre quelli sporadici e preannunciati
ma destinati a lasciare spazio ad una discussione franca e schietta.

* Assessore alla Mobilità