Lo sport al centro dell'attenzione
15-09-2008 / Punti di vista
di Davide Stabellini *
Ferrara è una città che ha espresso e continua ad esprimere davvero tanto sul piano sportivo e dal punto di vista del coinvolgimento associativo in generale.
Tanti nuovi successi agonistici in diverse specialità sportive hanno cambiato il volto negli ultimi anni della città sportiva.
Non è stata solo una crescita di discipline ma anche di masse di gente gestite sapientemente dagli enti di promozione sportiva che hanno prodotto numerosi sforzi ed investimenti. I grandi serbatoi delle palestre e degli impianti sportivi stanno a dimostrare la grande dinamicità di un tessuto sociale vivo e presente dal punto di vista associazionistico.
Oggi Ferrara a livello di discipline agonistiche dilettantistiche vanta società nella massima serie (Pallamano, Scherma, Ginnastica, Hockey su pista) e tante altre nelle serie cadette e/o minori.
Il 2008 poi, ci ha anche riservato grandi soddisfazione a livello di società professionistiche con la storica promozione in serie A1 del Basket Club Ferrara e con il ripescaggio in prima divisione (C1) della SPAL 1907.
Tenuto conto quindi del grande patrimonio che Ferrara sta oggettivamente esprimendo, sono per considerare alla pari di chi mi ha preceduto con autorevoli interventi da Massimo Magnani, all'on. Alessandro Bratti (ex. Assessore allo Sport del Comune di Ferrara), che l'Amministrazione deve compiere uno sforzo straordinario per porre al centro delle proprie azioni prioritarie anche lo Sport.
Arrivato appena due anni fa mi sono reso conto che oltre dare importanza allo sviluppo delle attività sportive inteso come iniziative e/o manifestazioni in quanto tali andava riposizionata l'attenzione attorno all'impiantistica e ho colto quanto c'è effettivamente da fare per il mantenimento l'adeguamento e lo sviluppo di una dotazione strutturale sportiva in grado di supportare l'intera attività esistente. Fatta eccezione per l'intervento ristrutturante del PalaPalestre in via Porta Catena, sono oltre 10 anni che non si propone alla cittadinanza un contenitore sportivo nuovo capace di soddisfare esigenze specifiche di uno sviluppo agonistico.
Da qui bisogna partire e senza voler rincorrere a prescindere obiettivi che mirino ad aumentare l'intera dotazione impiantistica della nostra città, cercare prima di tutto di comprendere quali sono veramente le esigenze sportive e quali interventi urgenti si rendono necessari. Una lista delle priorità diventa quanto mai utile e necessaria. Penso serva uno studio di massima che per alcune specialità più sollecitate possa far comprendere agli amministratori comunali quale è la strada da intraprendere.
Quando dico questo mi riferisco ad esempio agli impianti natatori della città e capire sostanzialmente quale ruolo può avere oggi il soggetto pubblico, in un mercato dove il privato é entrato facendo investimenti cospicui e moltiplicando l'offerta di spazi d'acqua nella nostra città.
Riportare al centro una politica legata agli investimenti degli impianti sportivi è cosa da a fare anche se non sarà semplice oggi a fronte di una finanza locale sempre più in difficoltà. Vorrei anche intervenire sulla proposta che è emersa sulla stampa locale in merito all'idea di una cittadella dello sport sponsorizzata da più parti. Premesso che appena arrivato a ricoprire questo incarico e sostenendo che la nostra è una città che sotto l'aspetto sportivo potrebbe caratterizzarsi maggiormente anche attraverso una cittadella dello sport; sottolineo il fatto che la individuavo nell'area perimetrale già costituita che va dal Motovelodromo al Palazzo delle Palestre, Circolo Le Mura, Campo Scuola ed estendendosi per il Parco Urbano, le Mura, la Piscina di Via Bacchelli arriva sino all'intero complesso di impiantistica presente al CUS.
Altro ragionamento va fatto invece per quanto concerne le attività che sotto l'aspetto professionistico si esprimono come il Basket Club e la SPAL 1907 .
Il nuovo piano strutturale comunale (ex piano regolatore) pone la condizione per aprire un ragionamento legato alla possibilità di realizzare nei prossimi anni contenitori che possano migliorare l'impiantistica sportiva capace di accogliere i grandi eventi. Lo stadio primo fra tutti, per la sua collocazione dentro al centro cittadino e per la sua data di nascita 1925 (fu Italo Balbo a posare la prima pietra) ha svolto la sua funzione e continuerà a farlo fino a quando si realizzerà una nuova struttura capace di rispondere in maniera più adeguata alle esigenze sportive e non, ma soprattutto di sicurezza a cui costantemente il Comune in quanto proprietario si deve confrontare. Per condizioni oggettive economiche dell'Ente che rappresento immagino che la nostra città potrà godere nei prossimi anni di uno stadio nuovo fuori dalle mura cittadine, moderno, costruito con le moderne tecnologie, maggiormente confortevole, capace anche di offrire servizi attigui collaterali all'attività preminente solo se vi sarà l'intervento di privati in grado di cogliere l'opportunità derivante da tale investimento. In un ragionamento complessivo futuro bisognerà riconsiderare, senza vizi dettati dall'emergenza, la possibilità affinché nella medesima area venga realizzato, con i criteri sopra espressi, un nuovo palasport. Questo ulteriore intervento permetterebbe di risolvere per gli anni a venire diversi problemi strutturali e nel contempo fare risparmiare in maniera considerevole l'amministrazione comunale sgravandosi di costi di manutenzione e di gestione liberando risorse da poter rinvestire sempre in ambito sportivo per la rimanente dotazione impiantistica e per sostenere in maniera più significativa le singole attività più di quanto accade ora. Ragionamenti futuri, ma non troppo, poiché gli oramai prossimi amministratori si dovranno confrontare e non potranno sottrarsi a dare continuità ad un dibattito oramai in corso affinché lo sport, questo grande strumento di aggregazione sociale e di promozione del benessere fisico possa rafforzare la sua presenza in una città attenta a tali esigenze. Per questo mi sono sentito in dovere di alimentare il dibattito aperto da due autorevoli voci che mi hanno preceduto che hanno contribuito in maniera significativa allo sviluppo dello sport ferrarese e per certi versi si sono dovuti altresì confrontare, esattamente come il sottoscritto, anche con le difficoltà di affermare idee e progetti per la città.
* Assessore allo Sport del Comune di Ferrara
Prospetto degli impianti sportivi comunali
impianti sportivi comunali.pdf