L'urgenza del Piano della mobilità
28-01-2009 / Punti di vista
di Stefano Cavallini *
Leggendo la stampa cittadina di questi giorni apprendo che il Consigliere Comunale di Alleanza Nazionale Enrico Brandani non vuole discutere del Piano Urbano della Mobilità sul quale si sta lavorando da oltre un anno. Ritengo significativo al proposito il fatto che egli stesso abbia ammesso tre giorni fa in Commissione Consiliare che non lo aveva letto né, tanto meno, studiato come al contrario hanno fatto numerosi altri Suoi colleghi di Consiglio.
Nell'occasione mi ha chiesto se gli potevo fare avere un riassunto avendone la mia disponibilità
ed alcuni suggerimenti. Analogo atteggiamento aveva già tenuto nella discussione relativa al Piano Strutturale Comunale (Psc).
Ora, appare assai originale la pretesa che l'Amministrazione Comunale debba regolare il calendario dei lavori sulla base dei suoi tempi di apprendimento. E siccome il rinvio della discussione da lui sollecitato non è possibile il Consigliere Brandani, non riuscendo ad entrare nel merito del provvedimento, dice: "Pum fuori tempo massimo, inopportuno il dibattito in Consiglio"
Ognuno tragga le sue conclusioni.
Le ragioni della necessità di procedere sono lampanti. Psc (in sostanza il nuovo piano regolatore della città) e Pum (Piano della Mobilità) devono marciare di pari passo per l'evidente legame che esiste fra questi due strumenti di pianificazione. Posso assicurare al Consigliere Brandani che faremo di tutto per mantenere l'impegno assunto e consegnare alla prossima Amministrazione un lavoro compiuto
Preferisco invece sorvolare sui toni sarcastici usati dal Consigliere Brandani e sui riferimenti al terrorismo di Hamas, decisamente fuori luogo, specie in momenti drammatici come quello attuale.
* Assessore alla Mobilità