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Turismo, pubblico e privati insieme per essere competitivi

28-01-2009 / Punti di vista

di Davide Stabellini *

In relazione all'intervento dell'architetto Viola apparso su Il Resto del Carlino in data 27 gennaio, dal titolo "Due alberghi chiusi in città e nessuno se n'è accorto", vorrei fare alcune precisazioni. Certamente sono condivisibili l'allarme e la preoccupazione generati dalla perdita di posti di lavoro, siano essi nel segmento turistico piuttosto che in qualsiasi altro settore. In ogni caso, occorre evidenziare che, in almeno uno dei due casi, la chiusura della struttura non è da considerare come "cessazione di attività" ma come "cambio gestione" e, al momento, all'Amministrazione non sono pervenute comunicazioni diverse.
Ciò premesso, e benché i dati sui flussi turistici in città siano confortanti (ottobre 2008, arrivi +3,26%, presenze +1,58%), nell'ambito di un'innegabile crisi economica diffusa, occorre anche valutare che negli ultimi anni il numero dei posti letto ferraresi è aumentato sensibilmente, generando verosimilmente un'offerta superiore alla domanda reale. Probabilmente, a meno che la situazione generale non muti radicalmente, nel prossimo futuro potremmo dover assistere ad una sorta di "selezione naturale" effettuata dai clienti, dalla quale solo le imprese che riusciranno a rispettare le aspettative e a mantenere alti standard qualitativi, riusciranno ad emergere e mantenere la propria attività.
Questo non significa che il ruolo delle istituzioni sia marginale: esse devono garantire un ruolo propulsivo primario nell'ambito della promozione della città, cercando di tradurre la cultura prodotta in un prodotto "vendibile", produttore di ricchezza per la città. Per quanto riguarda Ferrara, credo sia sotto gli occhi di tutti che Comune, Provincia e Camera di Commercio - malgrado le limitate risorse a disposizione - stanno da tempo mettendo in campo azioni sinergiche mirate ad implementare la promocommercializzazione del "prodotto-Ferrara". Non spetta a me una valutazione sulla campagna promozionale attuata sulla Germania dalla Regione che l'architetto critica; certo è che si tratta solamente di uno dei molteplici interventi che l'Ente ogni anno mette in campo, attraverso finanziamenti importanti che per le strategie locali sono vitali.
Fermo restando che reputo importante che anche in futuro le istituzioni continuino ad investire sul turismo, proprio in quanto risorsa economica della città, come altrettanto fondamentale è che anche i privati comprendano l'importanza dell'investimento. Un primo isolato esempio in tal senso si è avuto lo scorso anno con l'operazione di marketing realizzata da alcuni operatori della costa; come amministratore posso solo augurarmi che tale esempio venga presto seguito da altri, in modo da poter coniugare investimenti pubblici e privati per poter essere maggiormente incisivi e competitivi su un mercato sempre più difficile. Occorre dare la giusta risposta in segmenti ancora da sviluppare, quale quello congressuale, cui questa Amministrazione guarda come una delle priorità da perseguire nei prossimi anni per lo sviluppo turistico della nostra città.

* Assessore al Turismo Comune di Ferrara