Sulla situazione delle pratiche urbanistiche
03-11-2008 / Punti di vista
di Raffaele Atti
Nell'edizione di domenica 2 novembre il Carlino Ferrara evidenzia con un titolo clamoroso ("La burocrazia mette in fuga Barilla e Ikea") un fatto che non trova alcun riscontro nella realtà .
Per la esperienza maturata in oltre sette anni di mandato amministrativo trovo bizzarro anche solo pensare che colossi come quelli citati possano insediarsi senza prendere contatto con la Amministrazione. E' invece successo molte volte che tecnici e/o proprietari abbiano millantato rapporti con grandi investitori per cercare di forzare l'iter fisiologico delle pratiche.
E' lecito quindi chiedersi a quale logica risponda l'uso del giornale come strumento di amplificazione di voci incontrollate e incontrollabili, distribuite ad arte da anonimi che più che "bene informati" sembrano " mal intenzionati".
Nei casi concreti - come il progetto di insediamento dello stabilimento Estelux - è invece massimo l'impegno delle Amministrazioni coinvolte; e tra queste , e con un ruolo trainante, quello dell'Amministrazione comunale. In ogni caso la buona volontà non può mai superare gli ostacoli rappresentati dall'insufficienza o dall'incompletezza della documentazione.
Il tema dei tempi relativi all'iter delle pratiche urbanistiche, dopo la completa riorganizzazione dell'ufficio comunale, a seguito delle note vicende giudiziarie, è stato valutato con attenzione in ripetuti incontri con gli Ordini professionali e, in merito ad alcuni specifici casi, perfino con dettagliati approfondimenti con i rappresentanti degli Ordini e i tecnici interessati. E' risultato sempre che le cause del ritardo delle pratiche in istruttoria con la "nuova gestione" erano "oggettive", cioè non dipendenti da volontà o negligenze degli uffici.
Da ultimo, a spiegazione della tempistica, va ricordato che è entrata recentemente in vigore la nuova normativa nazionale e regionale sulla valutazione ambientale strategica di tutti i piani e programmi. Ne è disceso l'obbligo di inviare tutti i piani urbanistici attuativi in itinere all'esame della Amministrazione Provinciale, la quale deve valutare la necessità di assoggettarli o meno alla valutazione stessa. Mi risulta che la Provincia stia svolgendo il compito con il massimo impegno, ma indiscutibilmente si tratta di un ulteriore passaggio previsto dalla legge - e quindi inevitabile - che concorre ad allungare l'iter e i tempi di rilascio delle autorizzazioni.
Raffaele Atti
Assessore all'Urbanistica
del Comune di Ferrara