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Risposta a un genitore preoccupato

15-01-2009 / Punti di vista

di Loredana Bondi*

Rispondiamo alla lettera della sig.ra Valeria Balboni apparsa apparsa su un quotidiano locale qualche giorno fa (Resto del Carlino dell'8 gennaio 2009), sul tema riguardante il cambio di alcuni insegnanti al nido e alla scuola d'infanzia praticamente a metà anno scolastico.
Il rinnovo delle graduatorie del personale docente a fine dicembre 2008, rappresenta l'unica esperienza avviata da questa Amministrazione nel corso degli anni, per assumere il personale scolastico necessario a ricoprire i posti vacanti nei nidi e nelle scuole d'infanzia comunali.
Perché questo provvedimento, quando uno dei principi ispiratori del lavoro è appunto basato sulla continuità delle figure di riferimento educativo? Non certo per scelta specifica dell'Istituzione Scolastica del Comune, anche perché il fatto di avviare nuove selezioni pubbliche per assumere personale educativo ha comportato dal punto di vista amministrativo, gestionale, economico e pedagogico un onere davvero aggiuntivo al già difficile compito di gestire la complessità dei servizi rivolti alle persone.
Nel corso del periodo estivo, il Governo ha emanato precise disposizioni in materia di assunzioni negli Enti Locali (Decreto Legge n-112 del 25/06/08), considerando le assunzioni nelle scuole comunali (nidi e materne) alla stregua di una qualsiasi assunzione di pubblici dipendenti che operano nei vari uffici, definendo i tempi massimi di "anzianità di servizio" per poter continuare a ricoprire posti secondo le graduatorie in vigore, con l'impossibilità di proroga.
Nelle nostre graduatorie per insegnanti di Nido e Scuola d'Infanzia, non dovevano essere confermate educatrici che avessero già acquisito tre anni di anzianità negli ultimi cinque anni: condizione questa ormai acquisita dalla maggioranza del personale in servizio!
Cosa è restato da fare: procedere a nuove selezioni pubbliche, perché solo nella condizione di nuovo concorso e relativa nuova graduatoria si sarebbe potuto ripartire con un nuovo "conteggio" degli anni validi, pur con insegnanti che avevano già lavorato presso le nostre scuole.
Le disposizioni legislative hanno imposto, quindi, alle scuole gestite dagli Enti Locali condizioni diverse da quelle previste per le scuole materne statali. Il Ministero delle Pubblica Istruzione ha infatti, secondo propria organizzazione, potuto confermare le disposizioni precedenti relativamente alle nomine degli insegnanti in posizione utile in apposita graduatoria, indipendentemente dagli anni di lavoro effettuati negli ultimi cinque anni.
Naturalmente abbiamo inoltrato quesiti al Ministero, all'ANCI, ma non ci sono pervenute risposte tali da confermare medesime procedure rispetto alle scuole statali, e, in pieno agosto, abbiamo dovuto assumere educatori tenendo conto delle nuove disposizioni e assegnando incarichi tali da non superare i limiti temporali previsti, confermando almeno la durata fino al termine di dicembre. Nel frattempo abbiamo dovuto indire la bellezza di quattro nuove selezioni pubbliche per insegnanti (educatori di Nido, di Materna, di Integrazione scolastica e familiare) e due selezioni per la stabilizzazione di 42 insegnanti di Nido e Integrazione Scolastica.
Certamente alcune insegnanti sono cambiate, come conferma la mamma che ha posto il problema, in quanto, per effetto delle nuove graduatorie, non tutti quelli incaricati a settembre hanno raggiunto la posizione idonea per avere la riconferma del posto. Le selezioni pubbliche hanno dato esiti diversi, quindi abbiamo dovuto nominare, per legge, secondo l'ordine delle graduatorie: i primi a dispiacersi dei problemi di discontinuità siamo noi che gestiamo i servizi e sappiamo, come sanno i genitori, quanto valore abbia la continuità educativa. Laddove è stato possibile si è lasciato il personale nelle sedi già assegnate, anche se possiamo confermare che il cosiddetto "nuovo personale" ha comunque buon livello di professionalità ed esperienza che non tarderà ad essere riconosciuta anche da chi oggi purtroppo, non può che constatare una discontinuità educativa.

*Direttore dell'Istituzione comunale dei Servizi educativi scolastici e per le famiglie