Hanno ragione i bambini
26-11-2009 / Punti di vista
di Cristina Corazzari *
Venerdì 20 novembre, in occasione del ventesimo anniversario della Convenzione dei Diritti dell'Infanzia, si è tenuto il quindicesimo Consiglio Comunale Straordinario dei Ragazzi. Sono seduta nell'aula del Consiglio Comunale, ma non al mio solito posto di consigliera. La mia seggiola è occupata da un ragazzino moro e sorridente che, come la maggior parte dei presenti adulti e non, indossa una maglietta bianca decorata dall'immagine di una allegra torta di compleanno per festeggiare una giornata così importante. La seduta inizia e io sono però un po' infastidita: gli adulti che parlano infatti parlano a se stessi, non ai ragazzi presenti in aula, ma il punto di vista degli adulti io lo conosco già
questi adulti che pronunciano parole importanti, legittime e giuste, ma non a misura di ragazzo, questi adulti che hanno perso quell' "orecchio bambino" che a Gianni Rodari serviva per ascoltare i piccoli. Finalmente i ragazzi, consiglieri per oggi, si impadroniscono dell'aula ed esplode la loro creatività, la loro capacità di esprimere in maniera semplice e limpida concetti alti ed argomenti complicati. È proprio bello vederli all'opera!
Il primo pensiero di questi giovani cittadini è per i coetanei meno fortunati di loro: "1
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è morto un bambino!" Poi subito a seguire una poesia in ricordo di un amico che non c'è più. Il Consiglio prosegue e vengono presentati i lavori realizzati, dai quali escono idee concrete di risparmio, di maggiore attenzione alla disabilità, di possibili investimenti per la sicurezza; si illustrano anche le esperienze vissute come cittadini attivi, nella partecipazione al progetto regionale "Partecipa.rete" e ai consigli circoscrizionali dei ragazzi; si quantificano i costi, si propongono soluzioni per agevolare ragazzi e famiglie. Questi ragazzi, cittadini già oggi, sia pure non votanti, mi appaiono come una ricchezza, un tesoro inestimabile. Capaci, impegnati, seri e investiti di responsabilità e soprattutto consapevoli. Sono il seme della cittadinanza attiva, che l'Amministrazione comunale e le Istituzioni locali, di concerto con le Scuole del Comune e della Provincia, hanno scelto di valorizzare e di coltivare con cura ed assiduità. Mi guardo intorno, poi, e noto che i consiglieri adulti sono pochi, noi siamo pochi, a tratti poco attenti e poco rispettosi! Certo, presenziare ad un Consiglio come questo non dà lustro, non permette né protagonismi, né la possibilità del dibattito politico, richiede invece la disponibilità e la pazienza dell'ascolto, il riconoscimento della positiva diversità dell'età e del ruolo. Partecipare con consapevolezza ad un Consiglio come questo significa però "scegliere una parte", scegliere di credere che i nostri ragazzi sono e saranno capaci di raccogliere il testimone, non sempre equo, che noi lasciamo loro.
* consigliera comunale PD