Fusione Acft-Atc, una scelta ben ponderata
03-04-2009 / Punti di vista
di Gaetano Sateriale e Pier Giorgio Dall'Acqua
Lettera indirizzata al Carlino Ferrara dal sindaco Gaetano Sateriale e dal presidente della Provincia Pier Giorgio Dall'Acqua in risposta a un'intervista al consigliere comunale Giorgio Dragotto pubblicata venerdì 3 aprile
Egregio Direttore,
in merito all'intervista a Giorgio Dragotto pubblicata dal Suo giornale venerdì 3 aprile, inerente la fusione tra ACFT e ATC, consideriamo doverose alcune precisazioni, pregandoLa di voler a queste dedicare il risalto che riterrà opportuno.
Come prevede ed impone la normativa - tanto quella civilistica quanto quella amministrativa - il progetto di fusione è già stato approvato sia dai competenti organi aziendali (Consiglio di Amministrazione e Assemblea dei Soci), sia da quelli degli Enti Locali Soci (Giunte, Commissioni Consiliari e Consigli Comunale e Provinciale). Questi atti di approvazione - intervenuti tra dicembre scorso ed oggi - hanno suggellato un iter valutativo ed istruttorio durato più di due anni. La formale ratifica della fusione - prevista tra pochi giorni - non cade quindi come un fulmine a ciel sereno. E non si vede come - fatta salva la libertà di ciascuno, in primis quella di Giorgio Dragotto, di esprimere le proprie opinioni - il Sindaco e il Presidente della Provincia possano legittimamente interrompere o anche solo procrastinare l'esecuzione di quanto deliberato dai Consigli Comunale e Provinciale.
L'abbattimento del capitale sociale di ACFT, deliberato nello scorso autunno, non è stato un atto volontario, ma dovuto perché imposto dalla normativa, come dovrebbe sapere chiunque ponga la propria candidatura ad Amministratore (di un Ente Locale o anche solo di una piccola azienda).
Apprendiamo con stupore dalle parole del consigliere Dragotto che ACFT vantava crediti nei confronti degli Enti Soci. Non ci risulta proprio. Anzi, è nostro sommesso parere che il capitale sociale debba essere considerato piuttosto un credito dei Soci verso l'azienda, e non viceversa.
Gli attuali Soci di ACFT sono unicamente la Provincia ed il Comune di Ferrara. Come tutti i consiglieri provinciali sanno - ed anche i lettori del Suo giornale, perché a suo tempo fu dato al fatto giusto risalto - la Provincia, in esecuzione di una deliberazione del proprio Consiglio, ha acquisito le quote di proprietà degli altri Comuni, in pieno accordo con quelle Amministrazioni, a prescindere dalle maggioranze che le governano.
Infine, la presupposta marginalità dei Soci ferraresi in seno alla nuova compagine societaria, stentoreamente conclamata da Dragotto, ci sembra di evidenza tutt'altro che cristallina.
Ciò che accade, molto semplicemente, è che si passa dallo status di unici proprietari di un'azienda piccola a quello di soci di minoranza di un'azienda molto più grande e molto florida. E'una scelta di politica industriale coerente con quanto sta accadendo nel settore del trasporto pubblico locale e con gli orientamenti recentemente espressi dalla Regione. Quello che adesso conta veramente è la capacità della nuova azienda di investire sul nostro bacino, e la capacità degli Enti Locali di vigilare sulla corretta esecuzione del servizio di trasporto, normata da uno specifico contratto. Questo, riteniamo, sarà uno degli impegnativi banchi di prova dei futuri Amministratori, che i cittadini - ne siamo sicuri - indicheranno in persone capaci di esprimere giudizi sereni, equilibrati e soprattutto fondati sulla competenza.
Il Sindaco del Comune di Ferrara
Gaetano Sateriale
Il Presidente della Provincia di Ferrara
Pier Giorgio Dall'Acqua