Sinistra Aperta e la crisi economica
09-11-2009 / Punti di vista
di Daniele Civolani *
Il gruppo dei promotori di Sinistra Aperta, riunitosi in preparazione del Consiglio Comunale di lunedì 9 novembre, ha discusso i principali temi della crisi economica in atto. La crisi dell'economia mondiale è stata fronteggiata dai principali paesi con interventi che hanno cercato sia di stabilizzare il sistema finanziario che di rilanciare la produzione con pacchetti di misure rivolte a sostenere i consumi delle famiglie e gli investimenti pubblici. In questo quadro il comportamento del governo italiano è stato caratterizzato sia da un eccesso di ottimismo che ha teso a sminuire l'impatto della crisi sul sistema economico e sui redditi delle famiglie, sia da una carenza, frammentazione e improvvisazione dei provvedimenti, impegnando scarse risorse e rinunciando a reperirne di nuove con strumenti di equità e di rigore. Manca di fatto totalmente ogni strategia di politica industriale volta a difendere, salvare, riqualificare e rilanciare l'apparato industriale del nostro paese. Per quanto riguarda l'Emilia Romagna la crisi colpisce in maniera molto pesante il sistema produttivo della regione che ha tassi di incremento del ricorso alla cassa integrazione superiori alla media nazionale. Molte amministrazioni comunali della regione, anche coordinandosi tra loro e con le amministrazioni provinciali, hanno predisposto pacchetti di interventi specifici, a sostegno delle famiglie colpite dalla crisi. Sinistra Aperta ritiene che, a livello nazionale, sarebbe necessario: sostenere la domanda interna innanzitutto con forti sgravi generalizzati su chi paga le tasse, lavoratori dipendenti e pensionati; sostenere il reddito dando certezze sugli ammortizzatori sociali; riorientare la economia verso uno sviluppo sostenibile, sia attraverso una nuova domanda pubblica interna sia incentivando nuove filiere della "green economy"; articolare diversamente la tassazione: meno ai redditi da lavoro, più alle rendite e ai patrimoni; difendere il patrimonio manifatturiero anche indirizzando le partecipazioni pubbliche (ad es. l'ENI e la chimica). A livello locale, Sinistra Aperta ritiene che questa amministrazione debba dare priorità alla difesa delle famiglie colpite dalla crisi evitando di disperdere su diverse voci gli interventi ma soprattutto cercando di evitare che aumentino le disuguaglianze e la povertà. In altre parole deve essere superata la logica del bilancino tra i portatori degli interessi organizzati e le categorie, che le misure di sostegno vanno tarate all'effettivo bisogno e che vanno messi al centro prima e sopra tutto i colpiti dalla crisi.
* gruppo consiliare Sinistra Aperta