Sulla questione Pronto Soccorso e PD
13-04-2010 / Punti di vista
di Tommaso Cristofori *
I cittadini sanno bene che non saranno "gli strateghi del PD", come dice il consigliere Tavolazzi, a decidere come deve essere organizzato il soccorso d'urgenza, come pure tutta l'impostazione delle funzioni ospedaliere. Per fortuna a decidere non saranno nemmeno gli strateghi di PPF, come di nessun'altra formazione politica. Presunzione di molti politici è quella di sentirsi esperti di tutto, dai temi dell'organizzazione sanitaria alle polveri sottili, dalle manovre di bilancio a come fare una rotonda, un ponte o la bonifica di un terreno, sui derivati Dexia o su che premio di rendimento si merita un dipendente del Comune. La questione circa la collocazione del pronto soccorso, come tutti sanno, non è stata decisa in Commisione consigliare la scorsa settimana, come sembra della notizia data sabato 10 aprile sul Carlino Ferrara, sono anni che si ragiona sulla sua più opportuna collocazione, non dentro il mio partito, ma durante i lavori della "commissione Lugli" o dentro le strutture sanitarie Azienda Ospedaliera e USL con gli addetti ai lavori in particolare. L'impostazione delle funzioni ospedaliere deve essere delineata da chi ne conosce quotidianamente le sue esigenze, da chi lavora nelle strutture sanitarie dell'Azienda Ospedaliera e USL e non all'interno dei partiti.
Al contrario di alcuni miei colleghi consiglieri confesso che non sono esperto di tutto e mi sono dato come prima regola quella di ascoltare le persone i cittadini, chi opera in uno specifico settore, in un luogo ad alta specializzazione come un pronto soccorso, i medici ed il personale addetto e solamente alla fine trarne le conclusioni. Chiedo quindi che si pronuncino ancora una volta su questo tema, gli addetti ai lavori per la loro professionalità ed esperienza, motivando, ai tuttologi ma soprattutto ai cittadini, le ragioni di questa scelta. Trovo anche inopportuno diffondere allarmismo ("Di notte porte sprangate. Da Ponte e Cassana arrivare a Cona potrebbe costare la vita") nei confronti delle persone malate e quindi più deboli (evidentemente i metodi della Lega fanno scuola), i servizi ambulatoriali che ora sono sparsi per tutta la città, è stato più volte ribadito, che verranno riuniti in Giovecca e non per volere degli strateghi di partito. La scelta di collocare il nuovo ospedale in quel luogo non è stata certamente la più felice, sarebbe meglio però ora mettere in campo ogni energia per fare in modo che la evidente distanza con la città si riduca il più possibile potendo disporre di collegamenti rapidi ed economici.
* - consigliere comunale del PD