Al presidente del Consiglio Colaiacovo
16-04-2010 / Punti di vista
di Valentino Tavolazzi *
Egregio presidente Colaiacovo
Trovo la sua esternazione pubblica nei miei confronti non opportuna, infondata, poco consona al livello istituzionale della sua carica. La sua funzione è garantire a tutti i consiglieri l'espletamento del mandato ricevuto, non attribuire ad uno di essi, oltretutto di opposizione, l'inesistente pretesa di "disattendere sempre e comunque le regole democratiche", oppure l'intenzione di svilire la sua attività di "garante dei lavori del Consiglio, connotandola come burocratica" o peggio ancora un inventato "dileggio" nei suoi riguardi. Non solo quanto afferma non è vero, ma lei confonde ancora una volta le regole democratiche con il sano confronto-scontro, sui programmi di lavoro del consiglio, nell'ambito della conferenza dei capigruppo a tale scopo preposta. Mi sarei aspettato invece il riconoscimento del fatto che, se oggi la conferenza usa il metodo della programmazione mensile da lei più volte avversata all'inizio del suo mandato, essa lo deve al consigliere Valentino Tavolazzi, che a tale scopo si è battuto a lungo. Egregio Presidente, ho apprezzato la risposta del sindaco Tiziano Tagliani sulla trasparenza dei bilanci delle partecipate, perché egli non si è sottratto al tema, illustrando al contrario le azioni che intende intraprendere per favorire il coinvolgimento dei consiglieri. Ne aggiungerei una sola: portare in consiglio il bilancio del Comune, dopo che i bilanci delle partecipate siano stati approvati dai loro organi. Concludo ricordandole, egregio presidente, che quando il consiglio la elesse, io non fui tra coloro che la votarono, non a causa di perplessità riguardo alla sua persona, ma semplicemente perché ritenevo che un presidente indicato dall'opposizione avrebbe tutelato meglio il libero confronto democratico tra quest'ultima e la maggioranza. Sappia che le sue posizioni non mi aiutano a convincermi del contrario.
* - consigliere Comunale Ppf