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'Le Circoscrizioni, una risorsa. Chiediamo la modifica del Decreto Legislativo'

03-05-2010 / Punti di vista

di Tiziano Tagliani e Luciano Masieri

Abbiamo firmato la richiesta di modifica del Decreto Legislativo 2/2010 sugli Enti Locali relativamente alla soppressione delle Circoscrizioni - a partire dalle prossime elezioni amministrative - e già sottoscritto da altri i Amministratori Locali (Bergamo, Ancona, Brescia, Modena, Ravenna, Trento, Verona). Secondo quanto disposto dalla nuova Finanziaria, tra le misure finalizzate a ridurre sensibilmente la spesa pubblica, si impone la soppressione delle Circoscrizioni nelle città con popolazione inferiore ai 250.000 abitanti, mentre, per quelle superiori a tale soglia, prevede la sola facoltà di articolare il territorio in Circoscrizioni.
Nel documento si sottolinea come le ragioni che a suo tempo hanno indotto il legislatore a istituire le Circoscrizioni di decentramento (Legge 08/04/1976, n. 278) siano, oggi più che mai, ancora valide, essendo le stesse volte a colmare un inaccettabile distacco tra amministratori e amministrati, coinvolgendo più direttamente i cittadini nella gestione della cosa pubblica, responsabilizzando un maggior numero di cittadini nell'individuazione e nella soluzione dei problemi del proprio territorio, garantendo ai cittadini un livello di partecipazione istituzionalizzata, indubbiamente più democratica rispetto a quella espressa dai pur positivi vari comitati di quartiere esistenti nel passato.
Le Circoscrizioni nelle città italiane hanno, nel tempo, conseguito una radicata presenza nel territorio cittadino; rivestono un ruolo insostituibile nell'ambito della pubblica amministrazione, costituendo esse il primo livello di contatto e di relazione dialettica dell'Amministrazione stessa con i propri cittadini, nonché lo strumento più democratico per un coinvolgimento degli stessi nella gestione della cosa pubblica.
Le Circoscrizioni hanno saputo nel tempo costruire positivi rapporti con enti ed associazioni del territorio, chiamandoli a collaborare nella gestione dei servizi di base, coinvolgendoli e sostenendoli nelle attività sociali, civiche, culturali e sportive, e consultandoli per l'individuazione e la soluzione dei problemi del territorio.
Da ricordare che negli anni,grazie all'impegno determinante dei Consigli circoscrizionali, sono state programmate - e gradualmente realizzate - nelle nostre città opere pubbliche mirate a migliorare la qualità della vita e i servizi nei vari quartieri e, nell'ottica del principio di sussidiarietà (sancito dalla legge), sono stati affidati agli organismi circoscrizionali compiti gestionali nei servizi di base, nonché importanti funzioni delegate dalle rispettive Amministrazioni centrali, con indubbio beneficio sia sul piano di una migliore prestazione di servizi ai cittadini, sia sul piano di una maggiore economicità della spesa sostenuta.
Oggi ridurre gli ambiti di partecipazione democratica dei cittadini non può che far aumentare in essi il senso di delusione e di disaffezione verso la pubblica amministrazione, aumentando quel preoccupante distacco tra amministratori e cittadini, un distacco che li porta inevitabilmente a perdere progressivamente la fiducia nelle istituzioni e a scoraggiare ogni forma di partecipazione alla vita democratica della città. Il positivo e consolidato rapporto costruito nel tempo e in ogni campo dalle Circoscrizioni con le associazioni del territorio costituisce un patrimonio da tutelare che non può essere dissipato e vanificato da una discutibile decisione politica che ci riporterebbe indietro nel tempo, privando l'Amministrazione di importanti punti di riferimento per la gestione delle principali problematiche della città, essendo esse il terminale naturale di tante istanze di cittadini, singoli o associati, istanze che investono la più vasta gamma di problematiche.
Il venir meno delle Circoscrizioni - già ridotte a Ferrara da otto a quattro - non garantirebbero neppure una effettiva economia ma, al contrario, saremo messi nella condizione di dover affrontare spese ben superiori per garantire una gestione efficiente dei servizi ora erogati dalle Circoscrizioni. Con queste motivazioni si è chiesto al Ministro per La Semplificazione Normativa, On. Roberto Calderoli, di riformulare il disposto normativo laddove prevede la soppressione automatica delle Circoscrizioni nelle città di media grandezza ed introduce limiti all'autonomia dei Comuni con popolazione superiore a 250.000 abitanti, così da salvaguardare l'autonomia degli Enti locali e la loro facoltà di organizzare le forme di governo cittadino in base alle esigenze del proprio territorio.
Contemporaneamente si è chiesto di istituire un tavolo di confronto con le Autonomie Locali allo scopo di individuare moderne forme di decentramento amministrativo che consentano da un lato di valorizzare le positive esperienze evidenziate dalle città firmatarie, rendendone partecipi anche altre amministrazioni comunali e, dall'altro, di garantire, nel contempo, il conseguimento degli obiettivi di efficienza e contenimento della spesa pubblica perseguiti nelle ultime finanziarie.

* - Sindaco di Ferrara e Assessore comunale al Decentramento