Nota congiunta sulla manifestazione dei lavoratori Lyondell Basell (4mag10)
03-05-2010 / Punti di vista
di Tiziano Tagliani e Marcella Zappaterra *
Manifestazione del 4 maggio 2010 dei lavoratori Lyondell Basell a Roma
e presidi davanti alle sedi aziendali
In merito alla iniziativa sindacale indetta per domani, martedì 4 maggio, con sciopero in tutti gli stabilimenti italiani Lyondell Basell e presidio davanti a Montecitorio nonché ai singoli insediamenti industriali, compreso quello di Ferrara, aderendo anche all'appello degli amministratori della Regione Umbria, del Comune e della Provincia di Terni, a nome delle amministrazioni Comunale e Provinciale di Ferrara, esprimiamo grande preoccupazione per la situazione che i lavoratori stanno vivendo auspicando che si arrivi a una tempestiva decisione che consenta il mantenimento della produzione. Occorre che tutti, Governo e vertici aziendali, si impegnino nell'impedire una ulteriore e drastica riduzione della chimica che si realizza nel nostro Paese, prefigurata dalle intenzioni aziendali per il sito di Terni. Mantenere quelle quote produttive di Polipropilene significa evitare al sistema Paese un appesantimento ulteriore del bilancio importazioni/esportazioni delle materie plastiche, che aggraverebbe le condizioni di approvvigionamento e competitività di tante imprese di trasformazione. Vanno perciò contrastate quelle decisioni aziendali unilaterali che, oltre a bloccare le attività produttive, impediscono a soluzioni alternative alla chiusura, di trovare le condizioni, di tempo e di mercato, utili a favorire una manifestazione di interesse per l'attività ternana.
Le Amministrazioni comunale e provinciale concordano con le organizzazioni sindacali che stanno difendendo un sito economicamente produttivo, utile al sistema Paese. La convergenza tra le Istituzioni Locali dei siti produttivi e di ricerca della Lyondell Basell, è orientata a sviluppare una vertenza nazionale, che possa favorire attraverso un ruolo attivo del Ministero dello Sviluppo Economico, la determinazione precisa di elementi di competitività industriali utili a contrastare l'abbandono delle multinazionali dal nostro Paese.
Interi territori hanno saputo definire con il sistema delle imprese e con le organizzazioni sindacali, gli Accordi di Programma per realizzare attività di sviluppo socialmente compatibile, per le attività delle chimica nel nostro Paese. Questi accordi, che anche a Ferrara stanno determinando positive risposte a partire dallo sviluppo delle attività di Bonifica delle falde, rischiano di vedere fortemente ridotte le opportunità contenute se si innescano chiusure di attività che riducono le quantità di materie plastiche realizzate in Italia.
Occorre pertanto che a partire dalla giornata di domani, 4 maggio, sui temi che impattano direttamente con la presenza di attività chimiche nei territori, si comincino a trovare risposte concrete. In particolare, Comune e Provincia di Ferrara sollecitano interventi sui percorsi legali e valutativi relativi alle "Reti Interne di Utenza" per un utilizzo vantaggioso della Energia Elettrica prodotta all'interno dei siti, sullo snellimento e la coerenza delle autorizzazioni amministrative agli investimenti, sulla necessità di garantire adeguate forniture di materie prime per permettere anche alle attività chimiche ferraresi di garantirsi una adeguata integrazione a monte dei cicli, di favorire accordi di fornitura, certi nel tempo e a condizioni competitive, del metano alle società grandi utilizzatrici.
Su queste basi terremo alta la nostra attenzione e metteremo in campo tutte le possibili azioni di governo locale, in stretta sinergia con i territori coinvolti in questa vicenda, che potranno favorire una positiva soluzione della situazione e delle vertenze in corso.
* - Sindaco di Ferrara e Presidente della Provincia