118 e pronto soccorso: risposta al consigliere Tosi
06-07-2010 / Punti di vista
di Valentino Tavolazzi *
Il consigliere Tosi continua a scambiare pan per focaccia. Secondo lui riconoscere come ben fatta la ricostruzione del consigliere Vaccari dell'iter di Cona, significa legittimare quelle scelte. Sarebbe come approvare un delitto, solo perché si riconoscono ben fatte le indagini. A Tosi risulta inoltre che io non avrei contatti con il personale del 118, ma si sbaglia ancora poiché in Ppf/M5S non sono il solo ad averli. Ripete più volte che Ppf/M5S disinforma la popolazione, anziché dare una corretta informazione, ma non precisa quale disinformazione sarebbe stata data, mentre persevera nel sottrarsi ai quesiti, che per l'ennesima volta e proprio per dare una corretta informazione, proporrò di nuovo. Il consigliere del Pd mi attribuisce "giudizi gratuiti sulla professionalità e correttezza di chi gestisce e/o lavora in quei servizi con dimostrata capacità", ma non precisa dove e in che modo avrei espresso giudizi gratuiti sugli operatori del servizio. Afferma infine che Ppf/M5S crea ostacoli all'apertura del nuovo ospedale, con proposte demagogiche ed irrazionali, quando queste non riguardano affatto il nuovo ospedale, bensì il Sant'Anna. Ma soprattutto egli non vede, o non vuol vedere, ciò che è sotto gli occhi di tutti: l'ostacolo maggiore, nella scandalosa sequenza dei tempi della vicenda di Cona, è rappresentato dall'incapacità a gestirla del partito di cui Tosi è rappresentante.
E vengo alle domande alle quali Tosi ed il Pd sfuggono. E' vero o no che l'ambulanza con base presso la caserma dei vigili del fuoco, è equipaggiata con due autisti (personale tecnico non paramedico) e non con autista più infermiere, come accade invece nell'auto Cidas stazionante presso l'ospedale? Sono o no identiche le attrezzature presenti nell'ambulanza con due autisti, a quelle in dotazione all'ambulanza Cidas? E' vero o no che l'ambulanza con due autisti viene inviata in soccorso anche di "codici rossi base" e compete ad essi valutare la necessità del medico e richiederne l'intervento? E' vero o no che l'auto medica, se disponibile, parte solo in quel momento e, nell'attesa, non è presente sul posto alcun infermiere? E' vero o no che in provincia, fuori Ferrara, le ambulanze sono equipaggiate con coppia di autista più infermiere? Come fa Tosi a sostenere, e a convincerci, che tutto si risolve sul posto se, al mutare del luogo di chiamata cambia l'ambulanza e la composizione dell'equipaggio? Perché l'azienda sanitaria non fornisce i dati che dimostrino l'attuale rispetto dei tempi stabiliti per raggiungere il luogo di soccorso? Tutto va sempre come previsto? Perché i cittadini non sono informati di situazioni di soccorso, eventualmente gestite con difficoltà, che abbiano comportato cambiamenti organizzativi e/o provvedimenti disciplinari da parte della direzione del servizio? Eppure qualche caso, anche di recente, si è verificato! E' vero o no che non sono ancora noti strategia, modelli e simulazioni sull'efficacia del sistema di emergenza che si intende adottare? Né sono disponibili comparazioni tra gli standard imposti dal sistema sanitario ed i risultati attesi dalla riorganizzazione? E' vero o no che non sono noti i tempi di percorrenza delle ambulanze da tutti i quartieri del Comune di Ferrara al nuovo ospedale di Cona, nello scenario a viabilità attuale ed in quello a viabilità futura, né quali siano le nuove modalità organizzative del servizio, le procedure, il numero di ambulanze, di auto mediche e la specializzazione degli equipaggi? Le altre domande per la prossima volta!
Consigliere Tosi, mancando ancora oggi le risposte a quelle domande, dovrebbe concordare con me che i cittadini di Ponte, Barco, Ravalle, Casaglia, Porotto, Cassana e del Centro storico, fanno bene a preoccuparsi dell'allontanamento del Pronto Soccorso da via Giovecca!
* - consigliere comunale Ppf