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Direttori generali e futuro della sanità ferrarese

06-08-2010 / Punti di vista

di Francesco Levato *

(pubblicato il 6 agosto 2010) Entro la fine di agosto saranno fatte delle scelte che condizioneranno la futura politica sanitaria non solo del Comune, ma di tutta la Provincia di Ferrara.
E', ormai, risaputo che:
Il Direttore Generale dell'Azienda Ospedaliera-Universitaria, Dr Riccardo Baldi, si è dichiarato non più disponibile ad un eventuale ulteriore incarico;
Il Direttore Generale dell'Azienda USL, Dr Fosco Foglietta, già al termine del suo secondo mandato, potrebbe non essere più riconfermato;
Diversi Primari ospedalieri hanno liberamente scelto di andare in pensione;
Nonostante Consigli Comunali Straordinari e Commissioni non è ancora possibile conoscere la data di consegna del nuovo Ospedale di Cona e la sua apertura;
L'Università, tramite il riconfermato Preside della facoltà di Medicina, ha affermato che il nuovo Ospedale per la parte assistenziale presenta alcune difficoltà strutturali e che per quando riguarda la ricerca e la didattica, così come è strutturato, è insufficiente a sopperire alle esigenze cui fa fronte il vecchio S. Anna;
Non sono noti i tempi per trasformare l'anello del vecchio S. Anna nella nuova "Cittadella Socio - Sanitaria".

Dal 1 Settembre saranno operative le due figure apicali dell'ASL e dell'Ospedale scelte e nominate dalla Regione.
I nuovi Direttori Generali avranno la responsabilità comune di presentare alla città un progetto assistenziale ospedaliero e territoriale di qualità capace di rispondere ai tanti quesiti che i cittadini, attraverso i suoi rappresentanti politici, e il mondo professionale, anche universitario, da mesi hanno posto.
Per favorire la "modernizzazione delle attività ospedaliere e sanitarie", come di recente affermato dall'Assessore alla Sanità di Ferrara, non sarà sufficiente terminare Cona (sempre che su questo ci sia la parola fine) e ristrutturare l'anello del S.Anna, sarà invece importante la scelta dei nuovi Primari, in sostituzioni di quelli andati in pensione, che dovranno essere professionalmente qualificati e si sentano parte di un contesto che ha come obiettivo lo sviluppo e l'incremento delle risorse destinate all'attività assistenziale, e vedano accolte le proposte di innovazione organizzativa, culturale e tecnologica. Solo così sarà possibile organizzare una sanità di qualità concorrenziale con gli Ospedali di altre realtà.
Nella nuova cittadella "Socio - sanitaria" dovranno operare di concerto professionisti e personale in capo alle due Aziende.
Dovrà essere terminata e portata a conoscenza della città la dismissione dell'ampia e centrale area dell'Ex S.Anna.
Si dovranno pianificare le prestazioni fornite in regime di convenzione dalla Sanità Privata, anche di tipo ospedaliero dichiarando ufficialmente se all'interno dell'Ospedale S.Anna.
Dovrà essere gestita la convenzione trentennale con la Società PROG.ESTE che prevede anche la gestione degli spazi commerciali, del ristorante e self service, dei distributori automatici di cibi e bevande, della foresteria, del supporto alberghiero per reparti a pagamento, del baby parking, dell'asilo nido, della pubblicità e dei parcheggi.
Infine, la riorganizzazione della Medicina del Territorio, finalmente integrata con quella Ospedaliera, non potrà avere come unica novità la "Casa della Salute"; perché un medico e una infermiera potranno fornire un tipo di prestazioni e non altre, e neanche tutte quelle finora usufruibili nell'attuale Pronto Soccorso del S. Anna.
Alla fine di questi anni, si spera di avere il Nuovo Ospedale di Cona e nel S. Anna, dopo la ristrutturazione, la "Cittadella Socio - Sanitaria", l'Università e forse la Sanità Privata.
I nuovi Direttori Generali dovranno affrontare e risolvere problemi le cui competenze non sempre saranno dell'uno o dell'altro, forse più spesso di entrambi.
Allora ci chiediamo:
Se sia meglio nominare due Direttori Generali o un unico Direttore Generale
Se questo debba avere uno mandato specifico e a tempo (p.e. Nuovo Ospedale a Cona e Riorganizzazione del Vecchio S. Anna)
Se debba venire da fuori o se sia meglio che vi abbia già operato o vi operi conoscendone i problemi e le professionalità
Se debba rispondere alla politica che lo ha nominato o ne sia da questo completamente al di fuori.
Siamo convinti che i problemi futuri della sanità ferrarese, compresi quelli dell'organizzazione dell'emergenza - urgenza o di un altro Pronto Soccorso in città, potranno trovare una soluzione solo se vengono affrontati da figure apicali, con relativa squadra, che, conoscendoli, sappiano affrontarli con una visione più ampia.

* - consigliere Comunale PDL