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Lettera aperta al Gruppo Genitori Materne Ferrara

17-08-2010 / Punti di vista

di Massimo Maisto *

La mobilitazione dei cittadini in difesa delle proprie idee e dei servizi essenziali è un fatto importante. In Italia spesso vi è una carenza di cittadinanza attiva, di certo non un eccesso. Come amministratore cerco di essere attento a queste mobilitazioni per capire le richieste e per cercare di lavorare meglio. Proprio per il rispetto che porto alle vostre preoccupazioni vi scrivo alcune considerazioni, già immaginando che su alcune vi troverete d'accordo su altre no. Ma rispetto non è dare ragione; è invece confronto onesto e aperto, a volte anche aspro
1)Credo sia sbagliato contrapporre pubblico e privato. Abbiamo continui esempi in Italia di pubblico che funziona benissimo e di pubblico che funziona malissimo, di privato che funziona benissimo e di privato che funziona malissimo. La retorica del privato sempre buono e del pubblico sempre inefficiente la lasciamo ad altri, noi vogliamo difendere i servizi pubblici. Credo però che anche dove il pubblico, come nei nostri asili e nelle nostre materne, funziona benissimo, sia sbagliato pensare che solo i servizi realizzati direttamente dal Comune siano cosa buona. In realtà dipende da come si fanno gli appalti, da come si rafforza la responsabilità sociale delle imprese, dalla capacità di controllo.
2)Il nostro impegno nei prossimi anni è quello di mantenere il buon livello dei servizi educativi e sociali della nostra città, magari aumentando il numero di persone che ne possono usufruire. Per fare questo la strada che integra gli interventi pubblici e quelli privati è a mio parere la strada giusta. Non dimentichiamo che se avesse già aperto l'asilo di Via del Salice (non è certo l'argomento di questa mia lettera) sarebbe stato completamente esternalizzato e son convinto che sarebbe stato comunque un asilo di altissima qualità, rispondendo, con costi sostenibili, alle esigenze di 134 famiglie attualmente in lista d'attesa. Come faccio ad essere certo? Perchè da Assessore alla Pubblica Istruzione nella precedente legislatura ho potuto verificare la capacità dell'Istituzione Scuola di collaborare e monitorare i privati, e sono anche convinto che i privati abbiano tutto l'interesse ad offire servizi di qualità per crescere in un settore così importante. Per questo non facciamo appalti al massimo ribasso in questi ambiti e inseriamo sempre meccanismi di formazione obbligatori, spesso realizzati insieme ai nostri operatori. In sintesi: non facciamo credere che solo il privato sia bravo (come succede in altre regioni vicine) ma non escludiamo gli apporti privati, facendo credere al contrario che sia un mondo "brutto sporco e cattivo". So che questo è meno appassionante del muro contro muro, ma credo sia più realistico e maggiormente in grado di rispondere alle esigenze della nostra comunità.
3)La decisione di agire sulle scuole nasce inoltre dalla famosa regola della finanziaria che improvvisamente impone di scendere sottoil 40% di spese del personale (prima era il 50%) pena il blocco del turn over. Trovo a questo proposito veramente disoneste intellettulmente le posizioni di chi (in particolare se lo fa qualche forza politica) dice che l'amministrazione di Ferrara si adegua alle logiche del governo Berlusconi. Un Sindaco ha il dovere di rispettare le leggi e le regole finanziarie del governo, anche quando si tratta di un governo di altra posizione politica e di cui non si condvidono le scelte. L'alternativa al non scendere sotto il 40% è il blocco totale del turn over. Cioè a fronte di circa 25-35 pensionamente all'anno l'impossibilità di assumere nuovo personale. Il Comune di Ferrara non rientrerà nei parametri nel 2011 e nel 2012. Questo significa che se non ci attiviamo adesso si rischia la chiusura per alcune scuole e altri servizi. Infatti per un certo limite si potrà con la mobilità interna supplire al mancato turn over ma da un ncerto numero in poi questo è impossibile (in particolare nei nidi e nelle materne dove il rapporto bambini-educatori è giustamente fissato per legge). Quindi poichè siete cittadini che si preoccupano della mensa dei propri figli, ma anche della qualità del lavoro e anche delle possibilità educative offerte ai prossimi figli (vostri o di altri) o a chi oggi è in lista d'attesa, credo che sia chiaro che non affrontare questi temi ci fa stare tranquilli forse per uno o due anni, ma prefigura dei pessimi servizi per gli anni a venire.
4)Perchè la scuola? I dipendenti dell'Istituzione Scuola sono più di 500 su circa 1.400 dipendenti del Comune di Ferrara, fatico a immaginare che non ci sia attenzione alle esigenze educative. Proprio perchè più di un terzo dei dipendenti si trova in questo settore è naturale che anche qui (non solo qui) si intervenga. Gli altri settori, come credo vi sia già stato segnalato in vari incontri, sono stati toccati ben più pesantemente in questi anni, in particolare dal mancato turn over o da processi di esternalizzazioni (appalto servizi nei musei e alla biblioteca Bassani, costituzione dell'Asp nel sociale, costituzione della Fondazione Teatro Comunale, scarso turn over alla manutenzione, ai lavori pubblici e alla cultura). E'esattamente il contrario di quello che temete: la scuola continua ad essere il centro dei nostri interventi, lo dimostrano i numeri. Proprio io da Assessore alla Pubblica Istruzione, mentre da Assessore alla Cultura ampliavo le esternalizzazioni e costituivo la Fondazione Teatro, ho costruito negli asili e nelle materne la più grossa stabilizzazione da tanti anni a questa parte (circa 90 persone tra educatori e ausiliari) per supplire ad un precariato assolutamente eccessivo. Dovete però essere consapevoli che mettere al centro il sistema scolastico non significa abbandonare il resto del Comune. Sui vigili abbiamo dei parametri regionali da rispettare: crediamo che le biblioteche in un sistema educativo che guardi a tutte le generazioni siano importantissime e potrei citare altri esempi. Siamo d'accordo, spero, nel volere un Comune con ottimi asili ma anche con buone biblioteche, con persone in grado di fare la manutenzione, con vigili che controllino il rispetto delle regole e della sicurezza. I concorsi che abbiamo in previsione nei prossimi mesi sono gli ultimi che faremo e (a parte per i vigili) andranno a coprire posti altrimenti vacanti perchè in scadenza, non saranno quindi nuovi posti ma esigenze di ufficio già oggi coperte, per un numero peraltro bassissimo (meno di 20 per tutto il Comune) rispetto ai 90 posti circa coperti solo 2 anni fa nell'Istituzione Scuola. Proprio perchè siete genitori e cittadini responsabili non cadete nel tranello di contrapporre un ufficio del Comune all'altro, i numeri ripeto parlano da soli: più di 1/3 dei dipendenti del Comune nel settore educativo.
5)Il Comune di Ferrara ha una spesa corrente molto alta, troppo alta dopo l'abolizione dell'Ici e in attesa di un federalismo fiscale di cui tutti parlano ma nessuno vede. Come amministratori si hanno due scelte: urlare contro il governo cattivo non facendo azioni di riforma, sperando che la gestione della valanga che seguirà i tagli che prima o poi andranno fatti quando il bilancio non sarà più sostenibile (vale per tutti i comuni, non solo per Ferrara) tocchi a chi arriverà dopo, oppure attivarsi per cercare di tagliare dove si può (e lo abbiamo fatto e lo stiamo facendo, partendo dalla cultura: il 2011 sarà il primo anno da decenni senza mostra al Palazzo dei Diamanti, da Assessore alla Cultura non sono contento, ma è una scelta che andava fatta) e per razionalizzare e riorganizzare dove vogliamo mantenere i servizi. Noi abbiamo scelto questa secondo strada, molto meno popolare in un paese dove persino i sindaci leghisti sparano sul loro governo senza avere il buon gusto di condividerne le responsabilità, ma molto più concreta e l'unica in grado di rispolvere i mille problemi quotidiani in un'epoca di crisi economica. Questa secondo noi è etica della politica.
In conclusione mi sento di dire che i prossimi anni dimostreranno la corretteza delle nostre scelte: faremo appalti in grado di garantire qualità, i lavoratori avranno meno precarietà di quella attuale in una pubblica amministrizione che non può assumere, i privati avranno tutto l'interessa ad accettare la sfida per dimostrarsi all'altezza e magari in futuro avranno anche più slancio per intervenire direttamente (non in sostituzione del pubblico) per ridurre le liste d'attesa., l'Istituzione Scuola si dimostrerà capace non solo di gestire ma anche di governare, indirizzare e controllare, come una buona Pubblica Amministrazione deve saper fare.
La facili soluzioni, però impossibili da applicare, e la demagogia, le lasciamo agli altri. Noi cerchiamo di governare giorno per giorno in un paese dove la politica è screditata dalla pessima immagine che ci arriva a livello nazionale. Saremo molto contenti se, anche con spirito polemico, e a volte non concordando sulle nostre scelte, continuerete ad affiancarci in quseto difficile cammino.

* vicesindaco Comune di Ferrara