Comune di Ferrara

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A proposito dell'esposto del Comitato Acqua Pubblica

01-10-2010 / Punti di vista

di Francesco Colaiacovo *

Intervengo in merito all'esposto del Comitato Acqua Pubblica, secondo la quale il Comune di Ferrara non avrebbe rispettato il Regolamento che disciplina le forme della partecipazione popolare all'Amministrazione locale in relazione alla petizione presentata nel marzo 2009.
A seguito della petizione, con la quale il Comitato chiedeva la modifica dell'art. 4 dello Statuto del Comune di Ferrara al fine di introdurre un comma aggiuntivo che reciti: "Il Comune riconosce l'acqua quale patrimonio comune dell'umanità. L'acqua è un bene comune, diritto inalienabile di ogni essere vivente. La proprietà, la gestione, l'erogazione del servizio idrico sono di interesse generale, privi di rilevanza economica", fu avviato l'iter previsto dal Regolamento, subito interrotto per la sopraggiunta conclusione della consiliatura.
Nel settembre del 2009, con l'avvio della nuova Consiliatura, si è insediata la Commissione per lo Statuto e il Regolamento e tra le proposte di modifica è stato immediatamente iscritto il testo di cui in petizione, anche se presentato da un gruppo consiliare.
Le proposte di delibera, comprese quelle di modifica dello Statuto, prima di essere discusse in Consiglio sono istruite dalla competente Commissione, pertanto solo dopo che la Commissione Statuto avrà concluso i propri lavori il Consiglio Comunale si potrà pronunciare sulle relative proposte di modifica, compresa quella presentata dal Comitato.
Fino all'ultima seduta prima della pausa estiva della Commissione il testo in discussione era unicamente quello presentato dal gruppo consigliare, benché identico a quello redatto dal Comitato Acqua Pubblica, per il motivo che soltanto in quella sede la Commissione ha appreso che sulla petizione era stato avviato un iter che non si era ancora concluso.
Pertanto, dopo aver approfondito la questione, ho assunto l'iniziativa, poiché fino a quel momento non avevo avuto contatti con alcun membro del Comitato né ricevuto sollecitazione di contattare il signor Davide Scaglianti, che ho invece incontrato insieme ad un altro componente del Comitato il 9 settembre scorso.
In un confronto molto franco e cordiale ho spiegato che, benché la petizione non fosse agli atti della Commissione Statuto, di fatto l'esame del testo sull'acqua pubblica aveva seguito il percorso istituzionale previsto dal nostro Regolamento Comunale; infatti, con la pronuncia del 31 agosto 2010 il Consiglio Comunale, anche se su un atto diverso, aveva deliberato di attivare la Commissione Statuto per esaminare il testo sull'acqua pubblica identico a quello della petizione.
Diversamente, se ci si fosse limitati ad iscrivere la petizione all'ordine del giorno, non ci sarebbe stata nessuna certezza sui tempi di discussione e in ogni caso la decisione del Consiglio poteva essere o il rigetto o la trasmissione della petizione alla Commissione Statuto, così come in sostanza è avvenuto.
A conclusione dell'incontro abbiamo concordato la trasmissione della petizione alla Commissione Statuto in modo da rendere giustizia all'attività del Comitato e recuperare anche sotto l'aspetto formale l'iter procedurale, inoltre mi sono assunto l'impegno di comunicare al Comitato, a termini di Regolamento, le convocazioni delle sedute per consentire ai promotori di assistervi.

* - presidente del Consiglio comunale di Ferrara