Gattile di Ferrara: l'impegno costante dell'Amministrazione comunale
20-10-2010 / Punti di vista
di Chiara Sapigni*
A seguito della lettera inviata ai giornali da parte dell'associazione Gata in data 13 ottobre sento la necessità di spiegare l'impegno costante e la sensibilità di questa Amministrazione verso gli animali.
Un impegno ben conosciuto dalle associazioni con le quali ci incontriamo regolarmente: almeno una volta al mese la consulta si riunisce per condividere scelte, criticità e azioni attente al benessere degli animali.
Veniamo ai fatti.
Nonostante il calo continuo delle risorse, la spesa per gli animali si è sempre mantenuta costante, anzi in lieve crescita; siamo tra i pochi comuni ad avere un gattile; di prossima realizzazione un'area sgambamento cani; non è mai venuto meno il sostegno alle associazioni animaliste con contributi alle attività e disponibilità in uso gratuito di sedi comunali per incontri o mostre; periodica attività della consulta animali; costante rapporto con il servizio veterinario dell'Azienda USL per le valutazioni professionali di competenza.
Un esempio recente della disponbilità del Comune in particolare nei confronti dell'associazione Gata risale allo scorso aprile, quando il Comune (e la coop sociale "Progetto Verde" che gestisce il gattile) ha accettato di derogare all'ingresso in gattile di una dozzina di gatti "di colonia" (non è previsto ed il parere dei veterinari dell'ASL non andava in questo senso) per risolvere un problema a Pontelagoscuro a fronte di un impegno specifico dell'associazione a far adottare i gatti fin che erano cuccioli. Gli stessi gatti ancora oggi invece sono nel gattile, oltre agli 80 gatti normalmente ospitati.
La Cooperativa che gestisce le attività del gattile comunale (per conto del Consorzio Impronte sociali) è incaricata dal Comune di Ferrara dall'ottobre 2009. Nei suoi primi mesi di attività ha cercato di capire e conoscere il contesto, i referenti delle associazioni ("Gata", che si occupa delle colonie feline, e "A coda Alta" che supporta il gattile) e il Servizio Veterinario dell'ASL. Tale lavoro di conoscenza e di relazione è stato improntato al dialogo e alla collaborazione con le associazioni.
Primo impegno della Coop Progetto Verde è stato quello di tenere la documentazione dell'attività del gattile (prima l'unica documentazione scritta era quella prodotta dal servizio veterinario), ha poi informatizzato le migliaia di cartelle cartacee ammassate nei diversi schedari e soprattutto ha avviato un'opera di razionalizzazione delle risorse: prima del 2009 venivano investiti 20.000 euro all'anno (di risorse pubbliche) in spese veterinarie e si faceva riferimento a veterinari di volta in volta diversi; il personale fisso aveva un ruolo misto (operando parzialmente come operatore e parzialmente come volontario); non esisteva un protocollo operativo, nè regole, nè referenti, non era presente un mansionario per gli operatori e per i volontari.
Nell'ambito delle risorse comunali (che non sono paragonabili a quelle investite per la gestione del canile municipale considerando la non obbligatoiretà del Comune a costruire e gestire un gattile e considerando che la legge nazionale indica che il benessere dei gatti si realizza attraverso la loro permanenza nelle colonie feline) e condividendo con il Comune la necessità di migliorare la gestione del gattile e la riduzione delle spese superflue, Progetto Verde ha quindi cominciato un percorso che ha previsto:
- la regolarizzazione degli operatori (assumendoli) e riconoscendo dunque i diritti che spettano loro;
- la costruzione di un database per inserie i dati anagrafici e sanitari di ingresso e di uscita dei gatti in modo da condividere le informazioni anche con il Comune e l'Asl;
- l'accordo scritto (in seguito alla richiesta di 3 preventivi) con uno studio veterinario "in esclusiva" a fronte di una riduzione delle tariffe ordinarie (ciò ha portato ad una riduzione di spesa di quasi il 50% rispetto al 2009);
- l'effettuazione di un controllo dettagliato delle spese;
- l'avvio di un progetto, in collaborazione con il Comune e l'Azienda per i servizi alla persona, per l'inserimento lavorativo al gattile di persone svantaggiate attraverso il Progetto SESAMO;
- l'accordo con un'impresa per lo smaltimento dei rifiuti pericolosi.
Tutto questo è avvenuto in pochi mesi, tra mille difficoltà, con scarse risorse e nella consapevolezza che non dobbiamo (nessuno) scatenare una guerra tra poveri per reclamare più risorse per gli animali piuttosto che per i servizi alle persone in difficoltà o, per esempio la manutenzione del verde pubblico: le risorse economiche a disposizione sono in forte calo per tutti e nostro dovere è utilizzarle al meglio.
Certo, avendo maggiori disponibilità, sarebbe più semplice risolvere i problemi del gattile, ma quelle ad oggi disponibili sono necessarie sia per coprire i regolari compensi dei due operatori part time (che insieme assicurano un orario full time) e di una figura jolly, sia per acquistare cibo, medicinali, pagare le utenze, e la macchina che Progetto Verde mette (gratuitamente) a disposizione per il servizio.
Oggi quello che di più dobbiamo fare è cercare di coordinare le diverse risorse presenti (istituzioni, associazioni, inserimenti lavorativi con borse lavoro,
) con impegno e con la volontà di collaborare reciprocamente, con rispetto e fiducia negli altri.
Da parte dell'Amministrazione comunale rispetto e fiducia non sono mai mancati, adesso ci aspettiamo che anche l'associazione Gata si renda disponibile a proseguire il percorso iniziato senza condizioni sui risultati da ottenere perché li costruiremo insieme.
*Assessora Sanità, Servizi alla Persona ed Immigrazione del Comune di Ferrara