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Sull'aggiudicazione del primo lotto dell'immobile in via Foro Boario e sulle decisioni del Governo

23-12-2010 / Punti di vista

Nota del sindaco Tiziano Tagliani

Con riferimento all'aggiudicazione del primo lotto del complesso immobiliare di Foro Boario (per un valore di 6 milioni e 700 mila euro), allo scopo di evitare fraintendimenti o equivoci - potenzialmente pericolosi in una fase così difficile come quella attuale - si precisa che tale importo è utilizzabile nel bilancio comunale solo nella misura della plusvalenza patrimoniale, e non per intero. Per quanto riguarda il complesso immobiliare in oggetto, l'aggiudicazione del primo lotto - secondo i primi calcoli degli uffici - comporta una plusvalenza inferiore ai 4 milioni di euro. Per quanto riguarda la possibile destinazione a spese di investimento, infine, si ricorda che tali spese sono soggette al vincolo del Patto di Stabilità interno, che dal 2010 al 2011 peggiora - per il Comune di Ferrara - per una percentuale pari al 3102% .
Nella giornata di ieri il Consiglio dei Ministri ha approvato il cosiddetto "decreto mille proroghe" il quale - contrariamente a tutte le aspettative - non contiene la proroga dell'utilizzo del 75% degli oneri di urbanizzazione per il finanziamento delle spesa corrente. Questa misura mette in ginocchio l'intero sistema delle autonomie locali della Repubblica italiana. Per Ferrara, esso comporta un'ulteriore minore disponibilità di risorse per 5.25 milioni di euro (portando così l'ammontare complessivo della correzione di spesa nel 2011 a più di 15 milioni di euro). Tale provvedimento, oltretutto, è neutro dal punto di vista della finanza pubblica (cioè non produce neanche un euro di risparmio per le casse dello Stato), in quanto si tratta di risorse che affluiscono comunque ai Comuni, ma che semplicemente il governo vieta di spendere per sostenere i servizi e le funzioni proprie degli enti locali, a tutela della cittadinanza.
Il provvedimento di ieri è l'ultimo di una serie di atti approvati negli ultimi sei mesi. Prima il divieto di assumere personale se non si rispetta una determina soglia (decisa dal governo). Poi il taglio dei trasferimenti statali (per Ferrara quasi 7 milioni di euro), decisi dal governo. Poi il blocco di ogni forma di entrata propria, deciso dal governo. Poi il peggioramento di più del 3000% del Patto di Stabilità (deciso dal governo) che azzera gli investimenti locali a Ferrara. Ora il governo decide anche di ridurre (dal 75% al 25%) la parte di oneri di urbanizzazione che Ferrara - e tutti i Comuni italiani - destinavano alla spesa corrente, ivi compresi i servizi sociali e la scuola.
Se il governo della Repubblica italiana ha deciso di costringere i Comuni alla chiusura, lo dica esplicitamente e ci risparmi la fatica e la frustrazione di vedere quotidianamente i nostri sforzi infrangersi contro un muro di centralismo e di assoluta irragionevolezza.
Appena appresa la notizia, l'assessore al Bilancio e io abbiamo immediatamente attivato i Parlamentari ferraresi e le associazioni di categoria degli enti locali.

Tiziano Tagliani - sindaco del Comune di Ferrara