Comune di Ferrara

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Le regole e le opposizioni

18-02-2011 / Punti di vista

di Valentino Tavolazzi *

Continua il tentativo di mettere il bavaglio a Progetto per Ferrara ed al suo consigliere Valentino Tavolazzi. Il presidente del consiglio Francesco Colaiacovo, con il placet dei gruppi di maggioranza e non solo, ha deciso di cessare la registrazione dei lavori della conferenza dei capigruppo, la commissione che stabilisce se e quando convocare il consiglio comunale, gli ordini del giorno, i mezzi e gli strumenti messi a disposizione dei gruppi e altro ancora.
Tale scelta è conseguente alla richiesta, da parte di Ppf, di disporre delle registrazioni per informarsi sui lavori della conferenza. Colaiacovo inoltre ha rifiutato di mettere a disposizione le registrazioni esistenti, relative alle ultime sedute della conferenza. E' fin troppo evidente l'obiettivo di mantenere coperto ciò che viene detto in una commissione pubblica, magari per evitarne la divulgazione ai cittadini. Va precisato che nemmeno i verbali trascritti sono stati messi a disposizione.
Tale comportamento non é rispettoso delle funzioni attribuite al presidente del consiglio dalla legge, dallo statuto e dal regolamento del consiglio comunale, oltre che lesivo del diritto di ciascun consigliere di accedere ad informazioni e documenti, ai fini dell'espletamento del mandato. Ne spiego le ragioni.
In merito alla cessata registrazione delle conferenze dei capigruppo, tale decisione contrasta apertamente con il regolamento del consiglio comunale. Esso stabilisce, da un lato, che la "Conferenza dei Presidenti dei Gruppi consiliari si costituisce in Commissione consiliare permanente", dall'altro che i lavori di tali commissioni "sono registrati" ed il segretario "deve conservare la registrazione per almeno cinque anni e deve provvedere alla sua riproduzione totale o parziale, in caso di richiesta dei componenti la Commissione, del Presidente del Consiglio o del Sindaco". Riguardo al rifiuto di mettere a disposizione le registrazioni delle ultime conferenze, benché esistenti, esso è in contrasto con quanto stabilito dal testo Unico degli Enti locali: "I consiglieri comunali hanno diritto di ottenere dagli uffici del Comune, nonché dalle loro aziende ed enti dipendenti, tutte le notizie e le informazioni in loro possesso, utili all'espletamento del proprio mandato."
La posizione assunta da Colaiacovo, non solo infrange le regole e calpesta i diritti del consigliere comunale, ma disattende il compito assegnato dallo Statuto al Presidente del Consiglio: "tutelare le prerogative dei consiglieri e garantire l'esercizio effettivo delle loro funzioni". Anche il Regolamento lo ribadisce, precisando che il Presidente "attua ogni iniziativa utile a consentire ai consiglieri l'acquisizione di notizie, informazioni e documenti ai fini dell'espletamento del mandato".
Nel nostro Comune non è mai stata istituita la Commissione Permanente di Garanzia e Controllo (peraltro già proposta da Ppf in Commissione Statuto e bocciata dalla maggioranza). Non esiste dunque la sede atta a valutare il rispetto da parte del Presidente del Consiglio delle regole e del ruolo di garante di tutti i gruppi consiliari. Per questo abbiamo inviato una lettera aperta a tutti i soggetti istituzionali interessati, compresa la Prefettura, per le opportune valutazioni.

* - consigliere comunale Progetto per Ferrara