Sul Consiglio comunale di lunedì 28 febbraio e il regolamento
01-03-2011 / Punti di vista
di Francesco Colaiacovo *
In riferimento al Consiglio comunale del 28 febbraio 2011 e sul richiamo all'applicazione dell'art. 67 comma 6 - cui si riferisce il consigliere Tavolazzi nel suo recente intervento - desidero precisare che questa norma disciplina in particolare la fase del dibattito; il Consigliere Portaluppi invece era intervenuto in dichiarazione di voto, a spiegare le ragioni del dissenso con il proprio gruppo. Rispetto all'intervento del consigliere Portaluppi, come avvenuto in altre circostanze con altri Consiglieri, è più pertinente l'applicazione del principio generale riportato nel comma 2 dell'art. 67 "i Consiglieri hanno, con le cautele di cui al successivo art.70, assoluta libertà di esprimere le loro opinioni ed i loro orientamenti politici ed amministrativi".
Il successivo art.70 comma 1, ribadisce infatti il diritto del Consigliere di esprimere valutazioni e opinioni che devono, in ogni caso, riguardare comportamenti politico amministrativi.
Di fronte ad un consigliere che spiega le ragioni del proprio voto in termini politici, si può concordare o meno nel merito, ma credo non vi siano sufficienti margini per intervenire senza incorrere nel rischio di una censura.
Ho accolto positivamente la proposta emersa in occasione della Conferenza dei Capi Gruppo svoltasi durante la sospensione della seduta consiliare di ieri, di aggiornare la seduta in modo da consentire gli opportuni chiarimenti e rasserenare i rapporti istituzionali per il buon funzionamento dell'organo e nel rispetto degli interessi della collettività. Mi piacerebbe fosse possibile confrontarci senza pregiudizi sull'operato, gli uni degli altri.
* - presidente del Consiglio comunale di Ferrara