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L'assessore all'Ambiente e il Bilancio 2011: risposta al consigliere Tavolazzi

29-03-2011 / Punti di vista

di Rossella Zadro *

Rispondo alla nota di Valentino Tavolazzi, anche se preferirei non farlo, per non perdere tempo che potrei più proficuamente destinare ad altro. Ma siamo in periodo Pasquale e farò questo "fioretto".
Inizierei vivisezionando le sue saccenti affermazioni, a cominciare da quella relativa alla assenza di piano strategico dell'assessorato, di cui non vi è traccia nel bilancio 2011.
Il bilancio dell'Ambiente, spesa corrente, come tutti gli altri ha subito decurtazioni, in questo caso del 45% rispetto all'anno precedente; le Attività Produttive il 60%, ecc. È un taglio importante che ha visto la necessità di operare scelte definite in base a priorità altrettanto importanti. Per questo la disamina degli obiettivi è stata forse più ponderata degli anni passati. E la strategia c'è!
Ma dall'alto della sua miopia e strabismo, il consigliere non si è neppure accorto di quanto è stato tagliato a livello nazionale e punta il dito, invece, al solo livello locale.
Lo punta a tal punto che, contrariamente a quanto afferma nella sua nota, il Tavolazzi ha avuto il coraggio di presentare un emendamento alla spesa corrente dell'Ambiente che prevedeva una decurtazione ulteriore di circa 30.000 euro. Alla faccia delle politiche e delle risorse per l'ambiente!
Quanto è finta la sua anima ambientalista, per altro recente, considerato che tutta la sua attività professionale pregressa l'ha visto impegnato in cooperative e aziende aventi come mission la cementificazione del territorio.
Andiamo avanti! La poltrona. Questo sostantivo che usa in modo primitivo, senza alcuna filosofia linguistica, lo porta a pensare che chi è eletto ed ha avuto le preferenze dei cittadini, debba poi sparire dalla circolazione. Perché, se lui fosse stato eletto sindaco, così avrebbe fatto, ne sono sicura.
IDV nei Consigli e nelle Giunte sta portando avanti azioni importanti ed impegnative, insieme agli uffici e servizi di riferimento. Un grazie a tutti i collaboratori.
La mappa dei siti inquinati. Regione e Provincia, per legge, sono tenuti ad implementare strumenti per mappare i territori ed i siti inquinati. Lo scopo sono i procedimenti di bonifica e la conoscenza accurata del territorio. Il Comune è competente per i procedimenti iniziati prima del Dlgs 152/2006.
Oggi i tecnici del Servizio Ambiente stanno lavorando, oltre ai dati informatici, allo studio, caratterizzazione e procedimenti di bonifica di importanti aree del territorio: Quadrante Est, ex Camilli, falda profonda e matrici superficiali dell'intero Polo Industriale. Anche il Quadrante Ovest ha un processo di studio in corso condotto in sinergia con la Provincia e dell'Università
Ricordo ancora che, in base al Codice dell'Ambiente, al Comune afferiscono i siti con procedimento iniziato prima del 2006, alla Provincia tutti gli altri. Pertanto la sinergia Comune, Provincia è pressoché totale.
Sul Quadrante EST lo studio è in corso sia con indagini ambientali che con studi relativi all'esposizione al rischio della popolazione.
Nel bilancio 2011 sono previsti, nel capitolo corretto, e non in spesa corrente, 600.000 euro per il Quadrante Est e 415.000 per l'ex Camilli. Totale più di 1.000.000 di euro
Per gli anni a venire, dato che, in particolare per il Quadrante EST, le bonifiche rappresentano una priorità già definita tra le strategie che questa amministrazione si è data fin dal suo inizio, è previsto di reperire risorse anche a livello regionale e nazionale. Del resto anche oggi la Regione Emilia Romagna sta finanziando parte degli interventi di bonifica sul territorio ferrarese.
Vorrei concludere ricordando che la pesante eredità che deriva da periodi precedenti in cui assenza di norme e di consapevolezza hanno lasciato problematiche importanti da gestire, richiede risorse straordinarie che è troppo semplicistico pensare si materializzino per la sola richiesta.
L'Amministrazione è concorde nella volontà di risolvere questioni di risanamento del territorio ereditate da precedenti generazioni, ma è semplicistico e demagogico pensare che per incanto possano lievitare le risorse disponibili.
Un ultimo suggerimento. Etico sarebbe che il consigliere, oltre a proporre di bonificare, agisse destinando parte degli introiti a suo tempo percepiti, all'Ambiente.

* - assessore all'Ambiente del Comune di Ferrara