L'assessore comunale allo Sport Masieri risponde a Luciano Bratti
11-07-2011 / Punti di vista
Nota dell'assessore comunale allo Sport Luciano Masieri in merito alla lettera pubblicata su 'La nuova Ferrara' (pagina 22) di domenica 10 luglio dal titolo "Chi deve cambiare il mondo dello sport" a firma del presidente del Comitato provinciale della Federazione Italiana Pallavolo Luciano Bratti.
Caro Luciano Bratti,
ritorno sul tema dei costi e della conseguente crisi di molte società professionistiche poiché me ne offri l'occasione con la lettera che hai inviato alla stampa e nella quale riporti frasi virgolettate che nella relazione presentata al Consiglio Comunale sullo Sport non ho ritrovato. Ti chiedo: E' vero o non è vero che lo sport professionistico ha raggiunto costi sproporzionati e un livello di indebitamento non più gestibile? È vero o non è vero che alcune società dilettantistiche nel rincorrere il modello professionistico hanno finito con l'indebitarsi oltre misura facendole scomparire dallo scenario sportivo? È vero o non è vero che tutti gli attori del sistema sport, Federazioni Sportive Nazionali in primis, devono operare insieme per evitare altri disastri? È verosimile che il taglio dei costi possa essere frutto di un'iniziativa occasionale di qualche società? Non so come la pensi su questi interrogativi, ma credo di trovarti concorde su alcuni passaggi della mia relazione laddove dico che "Il quadro normativo di riferimento nel nostro paese è articolato, complesso e spesso poco chiaro con competenze che si sovrappongono" "
in virtù di una concezione del fare sport che si è modificata come si evince dalla recente indagine regionale". Provo a spiegarti perché non è così "assurdo" come sostieni tu, chiamare in causa le Federazioni in questo ragionamento e lo faccio citando la sentenza del TAR del Lazio 2003 che entrava nel merito della natura giuridica delle Federazioni Sportive Nazionali.
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Si deve rilevare come, a loro volta, le Federazioni sportive abbiano mantenuto un'importante funzione pubblicistica, poiché l'ordinamento giuridico delega alle Federazioni il controllo della pratica sportiva agonistica, la cui corretta gestione è collegata ad attività che coinvolgono sia profili di ordine pubblico sia notevolissimi interessi economici delle società sportive
" Il decreto Melandri, più recente, non ha modificato gli assetti istituzionali e i rapporti finanziari tra CONI e Federazioni Sportive, dove il primo continua a finanziare le seconde senza alcuna modifica di rapporti rispetto al passato. In definitiva, si tratta di enti privati cui l'ordinamento giuridico pubblico ha però conferito fondamentali funzioni pubbliche e ai quali sono assegnate risorse pubbliche.
Ne consegue che le Federazioni, nel doveroso rispetto dei principi generali di legalità, imparzialità, efficacia, trasparenza, ragionevolezza ed economicità della loro azione, quando operano per funzioni pubbliche e comunque in modo conforme alle inderogabili norme dello sport internazionale di cui esse sono proiezioni ed esecutrici in ambito nazionale, devono disciplinare i campionati sportivi e l'ammissione a questi secondo scelte procedurali ben precise. Nella tua lettera finisci con lo scaricare molte responsabilità sulle Leghe Professionistiche. Il Consiglio Nazionale del CONI il 28.2.2007 al titolo VIII, precisa che "Le Federazioni Sportive Nazionali e le Discipline Sportive Associate possono riconoscere, ai fini sportivi, nel rispetto del principio della CENTRALITA' della Federazione, associazioni costituite fra le società e le associazioni sportive affiliate denominate "LEGHE" e aventi lo scopo di tutelare gli interessi sportivi delle società o associazioni sportive che vi aderiscono; le Leghe devono avere statuti e regolamenti, approvati dal Consiglio Federale, nel rispetto delle norme del CONI e della Federazione sportiva che provvede al loro riconoscimento." Le Leghe, in quanto enti riconosciuti e affiliati alla Federazione che procede al riconoscimento, sono soggette alla giustizia sportiva FEDERALE. Certo che fanno gli interessi delle società che rappresentano, ci mancherebbe altro, ma sempre nel rispetto della giustizia sportiva federale.
Evito di ricordarti il ruolo statutario delle Federazioni sportive perché presumo che tu lo conosca ma una cosa voglio ricordarti, che le Federazioni sportive hanno un ruolo centrale da svolgere per garantire la solidarietà necessaria tra i vari livelli della pratica sportiva, dallo sport ricreativo allo sport di alto livello. Come vedi non ho chiesto alle Federazioni di entrare a gamba tesa nella gestione delle società, ma ho chiesto semplicemente di tutelarle maggiormente svolgendo meglio il loro lavoro.
L'assessore allo Sport del Comune di Ferrara
Prof. Luciano Masieri