A proposito della richiesta di una pista ciclabile tra Cona e Ferrara
25-08-2011 / Punti di vista
di Tiziano Tagliani*
Risposta del sindaco Tiziano Tagliani alla petizione dei cittadini di Cona e Cocomaro di Cona, rappresentati dal sig. Roberto Montaguti, in merito alla richiesta di una pista ciclabile di collegamento con la città
Gentile Sig Roberto Montaguti,
dopo l'incontro avvenuto con Lei oggi, a seguito della Sua sollecitazione in merito alla realizzazione della ciclabile Cona-Centro, Le scrivo in breve le considerazioni che le ho fatto a voce, pregandoLa di riferire queste mie anche ai tanti cittadini da Lei coinvolti.
La informo che ho già avuto modo di incontrare decine di cittadini di Cona il giorno 5 maggio scorso, presso la sala del circolo ARCI. In quella sede abbiamo avuto modo di affrontare diversi problemi della zona e di decidere insieme quali le priorità e le azioni che, come amministrazione, avremmo potuto garantire. Tra le varie riflessioni e valutazioni abbiamo avuto modo di spiegare anche le difficoltà incontrate (oggetto di studio e approfondimenti da parte degli uffici tecnici del Comune) nella realizzazione di una pista ciclabile di collegamento tra Cona e Ferrara.
Non ho difficoltà a riconoscere che la ciclabile di raccordo Cona/Via Comacchio, a completamento di quella di via Caldirolo fino all'incrocio con via San Bartolo, è necessaria; ma - come abbiamo avuto modo di spiegare ai residenti di Cona - la realizzazione della ciclabile sul sedime della strada provinciale è impedita dal codice della strada a causa della modesta larghezza della carreggiata.
Analogamente risulta per tutti impraticabile l'esproprio, in fregio alla predetta via, di tratti costituiti da giardini e/o accessi privati anche a sensibile diversa altezza del manto.
Nel suddetto incontro i partecipanti hanno convenuto che la pista ciclabile andrebbe realizzata - convenientemente per tutti - fuori dalla sede stradale (anche per ragioni di sicurezza) ipotizzando un percorso ciclo-turistico interno. Un percorso che richiede uno studio accurato di fattibilità e risorse significative.
Lei certo sa, come sanno tutti, che il patto di stabilità imposto dalle esigenze di risanamento della finanza pubblica (e delle Leggi dello Stato) ci consente di spendere oggi circa 1/5 di quanto si poteva quattro o cinque anni or sono. Se il suo appello agli organi del governo ci dovesse consentire di disattendere le leggi dello Stato sarei assai lieto, in questa circostanza, di eluderle, ma il rispetto delle direttive me lo impedisce. Ciò detto non demordo, e continuerò ad ipotizzare e ricercare soluzioni idonee che possano aiutarci a trovare il modo di realizzare la pista ciclabile.
Mi permetta al fine di dissentire con Lei sul fatto che il Sindaco non abbia risposto: credevo, e credo, che l'incontro diretto e pubblico con i cittadini sia il mezzo migliore e, comunque, la petizione inviata ai giornali non risolve i problemi che le ho rappresentato. Certo la stampa e la petizione rappresentano una facile scorciatoia per denunciare i problemi. Per le petizioni, avendone collezionato qualche decina, ho deciso di metterle sul sito del Comune per dare la possibilità ai cittadini (che si considerano tutti, per vari motivi, di serie B) di conoscere quali sono i problemi e le esigenze di tutto l'ampio territorio comunale.
Per l'Amministrazione non ci sono cittadini di serie A o di serie B, ma problemi da risolvere in tutte le numerose frazioni del territorio comunale (che sto personalmente continuando a visitare incontrandone gli abitanti) per garantire agli oltre 135.000 abitanti di sentirsi cittadini attivi e informati.
Concludo nell'assicurarle che nella prossima occasione di incontro pubblico con i cittadini della zona, sarà mia cura informarLa personalmente (e attraverso Lei tutti i firmatari della petizione).
* Sindaco di Ferrara