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La protesta dei sindaci alle politiche economiche e finanziarie del Governo

14-09-2011 / Punti di vista

di Tiziano Tagliani *

Il Sindaco di Ferrara Tiziano Tagliani aderisce allo sciopero indetto dall'Anci per giovedì 15 settembre.
Questa la lettera indirizzata ai cittadini, condivisa con i colleghi della Provincia di Ferrara, con cui il Sindaco afferma come i tagli ai Comuni siano i tagli ai diritti dei cittadini. (lettera ai cittadini 15 09 2011.pdf) La diffusione della lettera ai cittadini avverrà attraverso gli sportelli comunali aperti al pubblico (anagrafe, stato civile, URP, ...). Il Sindaco Tiziano Tagliani - impegnato a Roma in conferenza stampa per la presentazione di Internazionale - ha delegato l'Assessore Luigi Marattin a rappresentarlo, insieme ai Sindaci della provincia che si ritroveranno giovedì 15 settembre alle 11, davanti alla Prefettura per protestare contro la manovra economica del Governo che impedisce di garantire i servizi ai cittadini. In questa occasione consegneranno, simbolicamente, al Prefetto le deleghe su anagrafe e stato-civile e il "Documento di protesta e proposta sulla manovra finanziaria del Governo.


DOCUMENTO/ORDINE DEL GIORNO DI PROTESTA E DI PROPOSTA SULLA MANOVRA FINANZIARIA DEL GOVERNO

Sua Eccellenza Provvidenza Raimondo, PREFETTO DI FERRARA

Viste le disposizioni contenute nel decreto legge n. 138 del 2001 in corso di approvazione in Parlamento.

Tenuto conto che la Costituzione impone l'esercizio del principio di leale collaborazione istituzionale e di concertazione paritaria tra i soggetti che costituiscono la Repubblica, soprattutto sulle scelte che riguardano i fondamentali assetti ordinamentali e finanziari di ognuno di essi.

Tenuto conto che il Governo non ha posto in essere un serio e adeguato confronto con le Autonomie territoriali sui contenuti delle ultime manovre finanziarie, in violazione del principio costituzionale di pari dignità istituzionale, quindi obbligando le rappresentanze delle Istituzioni locali ad una continua rincorsa di scelte statali che li riguardano, peraltro errate ed inidonee alla ripresa dello sviluppo del nostro Paese.

Ritenuto che gran parte del peso finanziario delle manovre è stato posto a carico dei Comuni, i quali invece hanno già contribuito al risanamento delle finanze pubbliche per almeno 4 miliardi e sono chiamati a contribuire ulteriormente per 3 miliardi aggiuntivi.

Considerato che i Comuni italiani hanno dimostrato di essere uno dei comparti più virtuosi relativamente alla gestione della finanza pubblica, avendo tenuto sotto controllo la spesa, in particolare mantenendo inalterata la spesa corrente, e che ancora oggi essi rappresentano l'unica garanzia per l'erogazione di servizi fondamentali alle rispettive comunità, nonché l'essere attori fondamentali per lo sviluppo economico ed occupazionale dell'intero Paese.

Valutato che il Governo persiste nell'adottare provvedimenti economico-finanziari che risultano inadeguati rispetto alla complessità e straordinarietà delle emergenze che il Paese si trova ad affrontare e per quanto riguarda l'assetto dei Comuni e il loro ruolo istituzionale fortemente levisi dello loro prerogative e tali da mettere a repentaglio lo svolgimento stesso dei compiti costituzionalmente loro assegnati.

Verificato che gli effetti della manovra sulla crescita saranno fortemente recessivi e che le regole del patto di stabilità imporranno la riduzione della spesa in conto capitale di almeno 20 punti percentuali, aumentando le difficoltà delle imprese e costringendo i comuni a rivedere i servizi o a chiedere contributi ai cittadini, comprimendo ulteriormente i bilanci delle famiglie italiane.

Ribadito che il sistema dei Comuni vuole e chiede di essere protagonista di un processo di riforma dell'assetto istituzionale che consenta al Paese di compiere un passo in avanti, razionalizzando i livelli di governo, rendendo più efficiente il funzionamento della pubblica amministrazione, valorizzando i territori attraverso le gestioni associate delle funzioni, attraverso un percorso praticabile, applicabile e coerente.

Considerato, infine, che gli impatti della manovra rappresentano un colpo finale mortale all'esercizio dei compiti istituzionali dei comuni ed allo svolgimento delle funzioni di servizio alla propria comunità territoriale.

TUTTO CIO' PREMESSO

I SINDACI DEI COMUNI SOTTOELENCATI
Aderiscono alla protesta nazionale indetta dall'ANCI riconsegnando simbolicamente la delega su anagrafe e stato civile. Contemporaneamente le porte di ogni Comune resteranno aperte alla cittadinanza per dare notizie sulle conseguenze delle manovre finanziarie sui bilanci dei comuni e sui quali queste producono effetti sulla qualità e quantità dei servizi resi dai nostri comuni ai cittadini.

I SINDACI DEI COMUNI DI: Ferrara, Argenta, Berra, Bondeno, Cento, Codigoro, Comacchio, Copparo, Formignana, Goro, Jolanda di Savoia, Lagosanto, Masi Torello, Massa Fiscaglia, Mesola, Migliarino, Migliaro, Mirabello, Ostellato, Poggio Renatico, Portomaggiore, Ro Ferrarese, Sant'Agostino, Tresigallo, Vigarano Mainarda, Voghiera