Il 'Patto dei Sindaci'
15-11-2011 / Punti di vista
di Rossella Zadro*
Il Patto dei Sindaci è la prima campagna lanciata dalla Commissione Europea (29 gennaio 2008) nei confronti dei sindaci, al fine di coinvolgere attivamente le città europee nel percorso verso la sostenibilità energetica e ambientale, con l'intento di superare gli obiettivi della politica energetica comunitaria in termini di riduzione delle emissioni di CO2 (www.pattodeisindaci.eu).
La chiamata parte dalla consapevolezza che oggi le maggiori responsabili dell'inquinamento sono le città (80%) e che la soluzione o il tentativo della soluzione del problema non può non vederle coinvolte e coinvolti gli amministratori locali.
Il Comune di Ferrara ha già espresso il suo interesse all'adesione in sede di Consiglio il 23/05/2011 con l'O.d.G. 'Sostegno referendum nucleare' PG 27647-11 e con la mozione di cui al verbale n° 5/1481-10 C.C.
Inoltre la Politica Ambientale approvata e realizzata con la certificazione Iso 14001 contempla azioni perfettamente individuabili nel patto dei Sindaci.
La campagna, su base volontaria, impegna i Comuni UE a predisporre entro un anno, pena l'espulsione dal Patto dei Sindaci, un Piano di Azione per l'Energia Sostenibile (PAES) che incontri gli obiettivi del pacchetto clima-energia approvato dal Parlamento europeo, meglio conosciuto con la formula "20-20-20", e cioè adottare, entro il 2020, misure volte a:
1. ridurre del 20% le emissioni di gas a effetto serra;
2. portare al 20% il risparmio energetico;
3. aumentare al 20% il consumo di fonti rinnovabili.
La sottoscrizione del Piano prevede inoltre il monitoraggio continuo di quanto inserito nel PAES, Il monitoraggio, infatti, rappresenta per il Patto dei Sindaci una parte molto importante nel processo. Un monitoraggio regolare seguito da adeguati adattamenti del piano consente di avviare un continuo miglioramento del processo.
Se l'autorità locale ritiene che tali monitoraggi ed azioni da realizzare mettano troppa pressione sulle risorse umane o finanziarie, può decidere di effettuarli a intervalli temporali più grandi (da due a quattro anni massimo).
In ogni caso, comunque, le autorità locali sono invitate a elaborare, come base di partenza un IME e ripresentarlo aggiornato almeno ogni quattro anni; ogni due anni invece una "Relazione che descriva a che punto di realizzazione si è arrivati con il Piano. La Commissione europea fornirà a breve un modello specifico per ogni tipo di relazione.
In Europa hanno aderito al Patto dei sindaci 3.068 città al 31 ottobre 2011, per un coinvolgimento complessivo di quasi 143 milioni di abitanti. In Italia hanno finora aderito oltre 1000 Comuni.
A supporto del Patto dei Sindaci particolare rilevanza va assegnata al Progetto integrato di Inventario territoriale delle emissioni di GHG (Green House Gases - gas climalteranti), in corso nel nostro comune, finanziato dalla RER e approvato con Del. G.C. del 25/05/2010, finalizzato alla messa a punto del nostro Piano Clima, che realizza obiettivi convergenti con quelli proposti dall'azione europea.
Il progetto vede la costituzione di un Gruppo di Lavoro intersettoriale che, una volta operativo, potrà facilitare l'azione dell'ente nel perseguimento degli obiettivi del Patto dei Sindaci.
La necessità di istituire sinergie, sia a livello politico che tecnico, all'interno dell'ente nonché con i portatori di interesse del territorio, si deduce dall'eterogeneità delle iniziative che dovranno essere comprese nel Piano di Azione per l'Energia Sostenibile. I settori coinvolti potranno essere:
· Ambiente urbanizzato, inclusi edifici di nuova costruzione e ristrutturazioni di grandi dimensioni;
· Infrastrutture urbane (teleriscaldamento, illuminazione pubblica, reti elettriche intelligenti ecc.);
· Pianificazione urbana e territoriale;
· Fonti di energia rinnovabile decentrate;
· Politiche per il trasporto pubblico e privato e mobilità urbana;
· Coinvolgimento dei cittadini e, più in generale, partecipazione della società civile (l'impegno del Patto interessa l'intera area geografica della città, quindi le azioni programmate coinvolgeranno sia il settore pubblico che quello privato);
· Comportamenti intelligenti in fatto di energia da parte di cittadini, consumatori e aziende.
Le tappe quindi saranno:
1) Delibera del Consiglio comunale
2) Invio della delibera al Covenant of Mayors Office (CoMO) attraverso la procedura on line disponibile sul sito web dedicato
3) Costituzione di idonea struttura amministrativa interna all'ente (espressione di sinergia, sia politica che tecnica, tra Assessorati/Servizi) 6) Invio del Piano al Centro Comune di Ricerca dell'UE per la valutazione
4) Realizzazione dell'Inventario delle emissioni di CO2
5) Redazione del Piano di Azione per l'Energia Sostenibile (PAES) entro un anno dalla stipula del Patto e sua approvazione da parte del Consiglio comunale
piano clima del comune di ferrara _ analisi swot.doc
*Assessore all'Ambiente del Comune di Ferrara