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Sulle concentrazioni di Pfoa e Pfos nell'acqua potabile

06-12-2011 / Punti di vista

di Rossella Zadro *

Con il termine Contaminanti Emergenti (CE) ci si riferisce ad una serie di sostanze che si possono rilevare a concentrazioni molto basse, per le quali è stata accertata o sospetta una azione tossica nei confronti dell'ambiente e della salute umana.
I CE appartengono a diverse famiglie fra le quali i farmaci, le sostanze psicoattive, i prodotti per la cura della persona, alcune classi di prodotti chimici per l'industria e l'agricoltura ( ad es. pesticidi, ritardanti di fiamma).
Una categoria trasversale a queste è quella dei cosiddetti interferenti endocrini (ED) sostanze capaci di interferire con il sistema endocrino umano, degli animali da allevamento e della fauna /ittiofauna selvatica.
HERA ha strutturato già da diversi anni (i primi contatti risalgono al 2003 - 2004) rapporti di collaborazione con Istituti e gli Enti di ricerca NAZIONALI che collaborano con ISTITUTI INTERNAZIONALI (ISTITUTO MARIO NEGRI, UNIPISA, UNIGENOVA, UNIBOLOGNA, UNIROMA) e ciò assicura un supporto tecnico-scientifico di elevata qualità e la conseguente partecipazione a network nazionali e internazionali che si occupano nella maniera più qualificata possibile di questi temi.
Le collaborazioni hanno portato a concentrare le ricerche attuali su un insieme di 10 sostanze: 4 polialchilfenoli, 4 estrogeni,e 2 acidi perfluorati, che HERA spa mensilmente rileva in ingresso alla Centrale di potabilizzazione di Pontelagoscuro, e in vari stadi del trattamento di potabilizzazione, sino all'uscita in rete:
PFOA (acido perfluorottannico)
PFOS (acido perfluoroottanoicosolfonati)
Estrogeni (estrone, beta-estradiolo, estriolo, 17 alfa etilenestradiolo)
Polialchilfenoli (4-ottilfenolo, 4n-nonilfenolo,4t- ottilfenolo, bisfenoloA)

Si evidenzia che le metodiche analitiche sono accreditate SINAL al pari di tutte le altre analisi.

Normativa

Lo stato dell'arte sulla Normativa in tema di acque potabili è il seguente:
La normativa italiana in materiale di acque potabili (D. Lgs. 31/01), recepisce una Direttiva Comunitaria 98/83/CE e non contempla tali sostanze per le quali non sono fissati limiti di concentrazione.

La Direttiva Comunitaria 98/83/CE è dal 2007 in fase di revisione, si attende la normativa definitiva che dovrà essere recepita dagli Stati membri (in Europa si parla 2012); generalmente le normative sulle acque potabili hanno revisioni decennali, pertanto ci si aspetta una nuova norma di riferimento che includa anche i cosiddetti Contaminanti Emergenti.

A livello di Paesi CE solo la Commissione per le acque potabili tedesca ha posto dei limiti di concentrazione PFOS e PFOA nelle acque potabili in base al tempo di esposizione: 100 ng/l (nanogrammi per litro) per esposizione decennale e 5.000 ng/l per brevi esposizioni.

Inghilterra: 10.000 ng/l come concentrazione massima accettabile nell'acqua potabile

Germania: valore obiettivo 100 ng/l per esposizione decennale e 5.000 ng/l per brevi esposizioni.

New Jersey: valore guida 40 ng/l

I valori (mensili) rilevati nell'acqua di FERRARA sia durante il 2010 che il 2011 sono abbondantemente sotto tutti i valori (sempre non normati) individuati in altri ambiti europei o internazionali (vedesi tabella allegata riportante i dati 2011). Inoltre, per affermare che tale inquinante, per altro presente anche in contenitori per alimenti ecc, agisce con effetti dannosi per la salute è necessario basarsi su studi scientifici, validati, riproducibili ed accettati dalla comunità scientifica.

ANALISI PFOA - PFOS ANNO 2011 FERRARA - (fonte dati ATO6 30 novembre 2011)

** - (vedere tabelle nei file completi allegati)

Per quanto riguarda i limiti assunti da altri Paesi, escludendo gli Stati Membri, che si trovano nelle stesse condizioni dell'Italia, ovvero di una revisione delle Direttive Comunitarie sulle potabili, si può riportare l'esperienza inglese e americana:

L'Health Protection Agency (HPA) inglese indica per i PFOA in 10 µg/L (microgrammi per litro, corrispondenti a 10.000 nano grammi/l) la concentrazione massima accettabile "raccomandata" nelle acque potabili; negli USA non ci sono limiti federali; alcuni Stati hanno posto un limite variabile tra 300ng/l e i 500 ng/L (nanogrammi per litro);

Riguardo a tali valori si evidenzia:

che non ci sono oggi limiti generalmente accettati e recepiti nelle normative dei Paesi più avanzati;
l'estrema differenza di valutazione (la raccomandazione HPA risulta da 20 a 30 volte volte superiore al limite USA) è indice di necessari approfondimenti scientifici;
le concentrazioni rilevate nell'acqua potabile di Ferrara risultano in ogni caso oltre 10 volte inferiori al limite più restrittivo;
è nota l'efficacia della filtrazione a carbone attivo, trattamento presente nella centrale di Pontelagoscuro, nella rimozione di questo tipo di sostanze.

Quanto sopra riportato evidenzia come il tema dei cosiddetti "contaminanti emergenti" sia complesso da affrontare e al tempo stesso meritevole di grande attenzione.
Al riguardo ATO6 con ARPA IRSA CNR e HERA spa ha avviato da tempo un progetto di ricerca finalizzato alla ricerca e identificazione dei principali contaminanti emergenti soprattutto nelle acque naturali destinate alla potabilizzazione, al fine di:
- mettere a punto metodiche analitiche per la loro determinazione quantitativa;
- effettuare indagini sulla presenza di tali sostanze nei sistemi idrici di interesse;
- valutare l'efficacia di rimozione degli attuali sistemi di trattamento (potabilizzazione e depurazione).

Oggi la nostra acqua vede controlli, non solo sugli inquinanti previsti dalle norme, ma anche sui 10 inquinanti emergenti scelti dal gruppo di ricerca sopra segnalato di cui HERA ed ATO fanno parte. La metodologia è rigorosa e certificata. Le analisi vengono effettuate sia sull'acqua grezza che su quella già depurata e potabile con frequenza mensile. Siamo tra i pochi comuni, forse gli unici, proprio perché beviamo acqua del Po, ad avere attivato da tempo una filosofia che va alla ricerca di migliorare sempre, in prospettiva, anticipando anche le norme. E i sistemi di filtraggio sono efficaci ed altrettanto rigorosi. Ciò, per altro, ha un costo che ci stiamo accollando noi. L'acqua di Ferrara è seriamente controllata e chi la gestisce altrettanto controllato da chi amministra.

* - assessore all'Ambiente del Comune di Ferrara

DOCUMENTAZIONE
** - relazione_pfoa_pfos_zadro.doc
- tabelle_emergenti_gen_nov_2011.xls