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La risoluzione Ppf e l'emendamento PD

22-12-2011 / Punti di vista

di Valentino Tavolazzi *

Alla risoluzione di Ppf di tagliare i costi della politica, dimezzando le retribuzioni di sindaco ed assessori e rinunciando, da parte dei consiglieri comunali, al proprio gettone, il gruppo del Pd ha risposto con un emendamento buffonata, che ha coperto di ridicolo non solo chi l'ha proposto, e questa non sarebbe una novità, ma anche gli altri consiglieri del Pd che non vi hanno preso parte.
L'emendamento impegnava il sottoscritto a restituire al Comune l'indennizzo contrattuale percepito a seguito di revoca anticipata senza giusta causa, dell'incarico di city manager, decisa da Tagliani nel 2002.
La pagliacciata è stata dichiarata inammissibile dal segretario generale, in quanto il destinatario della risoluzione non sarebbe stato il sindaco, né la giunta, bensì un consigliere. Dunque il Pd non riesce a confezionare in modo tecnicamente corretto nemmeno le buffonate.
Bastava scrivere un emendamento che avesse impegnato il sindaco Tagliani a presentare un esposto alla Corte dei Conti, per danni all'erario, e per ottenere la conseguente restituzione da parte sua, del denaro pubblico utilizzato per liberarsi di un city manager, divenuto un ostacolo alla pessima conduzione politica del Comune, che peraltro l'aveva assunto. In tal caso l'ammissibilità dell'emendamento sarebbe stata garantita.

* - consigliere comunale Progetto per Ferrara