Comune di Ferrara

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Il Bilancio di previsione 2012 del Comune

22-12-2011 / Punti di vista

di Tiziano Tagliani*

Il Bilancio di previsione del Comune di Ferrara per il 2012 è un bilancio "straordinario" perché mette assieme i tagli dello scorso anno di 11 milioni di euro, ai tagli della manovra ordinaria, che erano di 12 milioni e mezzo, più i cinque della manovra Monti: ciò significa che per le spese correnti abbiamo 28 milioni di euro in meno in un bilancio che è intorno ai 100 milioni di euro di spesa corrente.
Questi tagli avrebbero significato la chiusura di una parte rilevante dei nostri servizi se non avessimo operato scelte necessarie a resistere in una fase di grande difficoltà e con i tanti problemi a cui dobbiamo dare risposta.
Abbiamo dovuto chiedere un sacrificio alla città, ma l'abbiamo fatto rispettando criteri di equità e rigore, con attenzione alle categorie più deboli. Per questo abbiamo scelto di non aumentare le tariffe dei servizi a domanda individuale, di non toccare la tassazione sulla prima casa (oltre a quella già decisa e incamerata dallo Stato, attraverso l'aliquota del 4 per mille sull'abitazione principale), e di non introdurre la tassa di soggiorno. Anche l'aumento delle aliquote di compartecipazione all'addizionale Irpef è stato introdotto con un innalzamento progressivo (siamo uno dei pochi Comuni ad aver attuato tale scelta) a seconda degli scaglioni di reddito, per salvaguardare, nella misura massima possibile, i redditi più bassi.
Inoltre, avendo la chiara percezione che l'IMU sugli edifici diversi dalla prima casa e la manovra nazionale siano un peso rilevante anche per le attività economiche, non abbiamo accondisceso ad indicazioni che prevedevano ulteriori vessazioni su imprese e negozi.
In questi giorni, durante il dibattito politico in Consiglio Comunale abbiamo potuto registrare, da parte di una larghissima fascia delle forze politiche, un duplice segnale: il primo riguarda l'attenzione verso un momento assolutamente straordinario che va nella logica della corresponsabilità, il secondo quello di una larga condivisione delle azioni (messe in atto dal 2009) relative alla contrazione della spesa, ai tagli dei costi della politica, alla riduzione della spesa sia corrente sia degli investimenti.
Questi segnali ci confortano.
Avremmo preferito, e in questo abbiamo investito molto in termini di disponibilità e di approfondimenti, che in questo percorso partecipassero anche le forze sociali e ci dispiace che questo non sia potuto avvenire, considerando che le richieste economiche avanzate dai sindacati, nella prima fase, avevano trovato un sostanziale accoglimento. Nelle nostre scelte non ce la siamo sentiti di inasprire ancora di più la spesa sociale, però quella ipotesi di risparmio che avevamo proposto ai Sindacati rimane, perché, nella gestione del bilancio 2012, noi assicuriamo il reperimento delle risorse. Risorse che garantiamo, nelle economie di percorso, sia per il funzionamento dei servizi sia per i centri ricreativi estivi: è un impegno che non solo vuole essere una risposta alle raccomandazioni giunte dal sindacato e dalle forze politiche, ma che è, prima di tutto, una nostra preoccupazione nei confronti dei bambini e delle bambine della città le cui famiglie non possono permettersi lunghi periodi di vacanze. Un altro segnale che sosterremo è quello di contrasto verso la povertà, per cui una parte di queste risorse verrà garantita al welfare per sostenere ed aiutare le fasce più deboli di reddito e che si trovano in situazione di grande fragilità economica e sociale, che significa perdita dell'abitazione, difficoltà a pagare le utenze, difficoltà a pagare la Tia.


* Sindaco di Ferrara