di Valentino Tavolazzi *

Non conosco il dettaglio delle accuse rivoltemi dal Pd in merito a rimborsi chilometrici che non sarebbero dovuti. Né il presidente del consiglio, né altri, mi hanno informato al riguardo. Mi riservo di valutare i fatti sui quali si basano le accuse e se l'attacco mediatico cui sono stato sottoposto, possa ledere in modo ingiustificato la mia credibilità. Mi riservo inoltre di assumere tutte le iniziative a tutela della mia persona.
Il luogo abituale in cui vivo è via Calzolai 184, Francolino Ferrara, dove ha sede il mio studio professionale, la società di mio figlio di cui sono socio e dove ha residenza mia moglie. Da quel luogo solitamente mi reco al gruppo in Comune per le attività istituzionali. Il monolocale in città, nel quale risulta la mia residenza dal 2010, da quando è morta la mamma che lo ha abitato, non è tuttora il luogo abituale in cui vivo.
Le mie richieste di rimborso, previste dal Testo unico degli enti locali, corrispondono a viaggi effettivamente fatti tra Francolino ed il Comune. Salvo errori materiali, a me non segnalati dal servizio comunale preposto, non ho richiesto, né mi risultano pagati, rimborsi doppi per commissioni effettuate consecutivamente nella stessa mattinata o nello stesso pomeriggio. Allo stato non sono in grado di controllare l'esistenza e/o la fondatezza di tali rimborsi doppi, non disponendo dei documenti necessari per farlo. Reputo l'attacco del Pd strumentale e finalizzato esclusivamente a liberarsi di un consigliere di opposizione, che su temi nevralgici della città sta contribuendo a mettere i ferraresi in condizione di conoscere e di giudicare criticamente l'operato degli amministratori.

* - consigliere comunale Ppf