Sull'utilità del 'question time'
24-01-2012 / Punti di vista
di Francesco Colaiacovo *
Nella seduta di lunedì 23 gennaio, i consiglieri comunali hanno chiamato il Sindaco e la Giunta a rispondere a quaranta domande toccando i temi più svariati della vita cittadina, dal commercio ai lavori pubblici, dalla sicurezza allo sport all'ambiente, un momento alto di esercizio della democrazia e del ruolo peculiare del consigliere comunale, il modo più efficace e puntuale con cui i cittadini attraverso i loro rappresentanti possono controllare l'operato di chi ha responsabilità di Governo della città.
Non sono d'accordo con quanto dichiarato dal consigliere Tavolazzi circa le sedute di 'question time' che riporto di seguito: "Una intera seduta di consiglio dedicata alle domande dei consiglieri e alle risposte di Sindaco e Giunta, è sprecata. Migliaia di euro buttati dalla finestra in gettoni in personale di servizio e in rimborsi ai datori di lavoro dei consiglieri. Le riunioni di Consiglio sono una risorsa scarsa, costano ai cittadini e richiedono tempo ai consiglieri, sottratto al lavoro e ad altre attività importanti"
e ancora "Nella politica che vorrei le domande si fanno in rete".
E' necessario prestare attenzione al messaggio che si trasmette svilendo una importante attività propria del Consiglio comunale come quella di controllo, definendola costosa e inutile.
Sulla differenza tra costi della democrazia e sprechi non voglio tornare, anche perché la recente diffusione dei dati sulle spese che vengono sostenute per l'attività consiliare, ha ampiamente dimostrato che i costi a carico della comunità per il funzionamento dell'organo eletto democraticamente dai cittadini, siano oggettivamente esigui rispetto alla mole di lavoro dei consiglieri.
Mi preoccupa seriamente l'affermazione che funzioni proprie del Consiglio possano essere svolte con modalità diverse da quelle istituzionali, allora vuol dire mettere in discussione l'ordinamento degli enti locali e i principi democratici costituzionalmente garantiti che lo ispirano.
Premesso che la rete rappresenta un elemento strategico per l'accesso ai saperi e per lo sviluppo economico del nostro paese e come luogo virtuale di dibattito e discussione ha una frequentazione di massa soprattutto tra i più giovani, tuttavia gli va riconosciuta il medesimo ruolo degli altri luoghi più tradizionali della vita sociale della città, come bar, circoli e non da ultimo il listone, ma non si possono contrapporre i luoghi della vita sociale alle istituzioni elette democraticamente dai cittadini.
Il Consiglio comunale è il luogo pubblico e trasparente per eccellenza, nel quale i rappresentanti della comunità si confrontano su come rispondere ai bisogni della città; al Consigliere sono attribuite le funzioni di indirizzo e controllo nei confronti del Sindaco e della Giunta: se le funzioni di indirizzo si esplicano prettamente con l'approvazione di atti, quelle di controllo si svolgono chiamando il Sindaco e la Giunta a rendere conto del loro operato.
* - presidente del Consiglio comunale