Comune di Ferrara

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Sul Progetto di estrazione gas metano nel territorio comunale

14-02-2012 / Punti di vista

di Rossella Zadro *

Intervento dell'assessore all'Ambiente Rossella Zadro in merito all'ordine del giorno "Progetto estrazioni gas metano nel territorio del comune di Ferrara", presentato in Consiglio comunale lunedì 13 febbraio dai gruppi consiliari IdV, PD, SA, Psi-Pri.

"Sul territorio della provincia di Ferrara è sorto un movimento di netta opposizione all'azione di sfruttamento dei giacimenti di idrocarburi. Il movimento "Trivelle? No grazie" si è pure attivato con un sito http://sites.google.com/site/trivelle e, attraverso una petizione ha chiesto a Provincia e Regione di non concedere ulteriori permessi per la realizzazione di pozzi di estrazione. Contemporaneamente il movimento intende presentare una proposta di Legge Regionale per la regolamentazione della ricerca e dello sfruttamento degli idrocarburi nella Provincia di Ferrara, che, sostanzialmente, dovrebbe impedire qualunque sfruttamento dei giacimenti. L'adozione di una "legge regionale" mirerebbe a far stralciare almeno la bassa pianura da questo tipo di attività estrattiva, considerando non solo giusto ma anche possibile realizzare almeno una "carta delle esclusioni".
In data 17 giugno 2011 questo Assessorato rispose alle sollecitazioni poste da un gruppo di cittadini del Comune di Ferrara indirizzate al Sig. Sindaco e all'Assessore all'Ambiente, con le note che seguono, note inviate anche agli organi di stampa. Sono note tecniche acquisite dal Servizio Ambiente.
Risposta alla lettera "Chi autorizza trivelle a Codrea e Quartesana?
"Le attività indicate nella lettera rivolta al Sindaco e all'Assessore all'Ambiente del Comune di Ferrara e apparsa il giorno 16 giugno rientrano nell'espletamento della fase 1 del permesso di ricerca idrocarburi denominato "Ponte del Diavolo". La titolarità del permesso è della Società Aleanna Resources LLC. Il progetto di ricerca ha una autorizzazione del Ministero dello Sviluppo Economico.
Si riporta di seguito in sintesi l'iter della procedura per l'ottenimento dell'autorizzazione:
1. Presentazione Istanza al Ministero delle Attività Produttive per l'ottenimento della concessione per la ricerca idrocarburi;
2. Presentazione documentazione per la Verifica di Assoggettabilità (Screening) alla Regione Emilia Romagna;
3. Rilascio da parte del Ministero dello Sviluppo Economico del permesso di ricerca idrocarburi;
4. Autorizzazione all'esecuzione delle indagini geofisiche da parte del Ministero dello Sviluppo Economico.
L'amministrazione comunale partecipa all'iter autorizzativo solo nella procedura di Screening di competenza Regionale, procedura che di per sè non autorizza nulla ma stabilisce se il progetto debba essere sottoposto alla procedura di Valutazione di Impatto Ambientale.
Il progetto presentato per la ricerca idrocarburi, così come tutti i progetti presentati dalle altre Società, si compone di due fasi:
1. Indagine geofisica nel territorio oggetto del permesso di ricerca;
2. Eventuale realizzazione di un pozzo esplorativo nel caso di individuazione di trappole nel sottosuolo che possano contenere idrocarburi.

Per maggior chiarezza si riporta in sintesi anche l'iter della procedura di Verifica di Assoggettabilità (Screening) (di competenza Regionale) unica procedura a cui ha partecipato il Comune:
Ø 31.05.2007 presentazione della domanda da parte di AleAnna Resources LLC per l'attivazione della procedura di Screening per il permesso di ricerca Idrocarburi denominato "Ponte del Diavolo";
Ø 18.07.2007 pubblicazione sul BUR dell'avviso di avvenuto deposito degli elaborati prescritti per l'effettuazione della procedura di V.I.A. (inizio deposito, anche presso il Servizio Ambiente del Comune di Ferrara, di 45 giorni per la libera consultazione e presentazione delle osservazioni);
Ø 17.08.2007 scadenza termine per la presentazione delle osservazioni. Nessuna Osservazione al progetto;
Ø 10.09.2007 Delibera di Giunta Regionale Progr. N. 1338/2007 con la quale il progetto non veniva sottoposto alla procedura di VIA.
Lo screening si è concluso in questo modo:
1. non viene sottoposta a procedura di Valutazione di Impatto Ambientale la parte del progetto relativa all'indagine geofisica introducendo, nella Delibera di Giunta Regionale, prescrizioni specifiche per la realizzazione di tali attività;
2. nel caso di realizzazione del pozzo esplorativo dovrà essere attivata una procedura di Valutazione di Impatto Ambientale.

Quello che si sta svolgendo nelle località Codrea e Quartesano così come in tutte le altre aree interessate dal permesso di ricerca (autorizzato dal Ministero delle Attività Produttive) sono le attività inerenti le indagini geofisiche.
Le indagini geofisiche si compongono delle seguenti fasi:
1. Ricognizione: ricognizione sul territorio per verificare la fattibilità nel territorio del programma;
2. Permitting: i proprietari dei terreni attraversati, con i quali vengono concordate le modalità di rimborso degli eventuali danni a terreni;
3. Topografia: ha il compito di posizionare sul terreno le linee sismiche, materializzandole mediante picchetti il legno, disposti ad intervalli prefissati, a cui corrisponderanno i punti in cui verranno collocati i geofoni e i punti di energizzazione;
4. Posa delle linee: preparazione degli stendimenti. Lo stendimento dei cavi e dei geofoni segue i tracciati topografici delle linee sismiche;
5. Energizzazione: viene eseguita nei campi e lungo strade private e pubbliche, utilizzando 4 autocarri vibratori sincronizzati;
6. Ripristino e pagamento dei Danni: a fine lavori verranno ripristinate le condizioni del terreno, eventuali danni arrecati durante il regolare svolgimento dei lavori vengono prontamente liquidati.

Appare evidente da quanto sopra riportato che non c'è stata autorizzazione, dal Comune in primis, ma nemmeno dagli altri Enti competenti, per effettuare alcuna trivellazione. Le operazioni in corso, da parte della Società Aleanna, sono volte all'acquisizione delle informazioni sulla conformazione della stratigrafia del sottosuolo a elevate profondità.
L'assessorato all'Ambiente e l'Assessore sono a disposizione per qualsiasi chiarimento e per la promozione di incontri tesi a affrontare insieme le questioni in oggetto." Distinti saluti. Assessorato Ambiente Comune di Ferrara"
OSSERVAZIONI ALL'ORDINE DEL GIORNO RELATIVO ALLE ESTRAZIONI DI IDROCARBURI
Dopo la risposta ai cittadini e dopo un confronto di approfondimento con i tecnici della ditta ALEANNA e dello studio GEOTEC, incaricato alle indagini, l'Assessorato all'Ambiente ha promosso un incontro pubblico in data 26 luglio 2011, presso il circolo ARCI di CONA per approfondire i temi con i cittadini, alla presenza anche della vice presidente della Circoscrizione 4, dei tecnici ALEANNA E GEOTEC. L'incontro è stato molto utile, anche per recepire il clima di preoccupazione e di rifiuto nei confronti delle operazioni in corso.
Gli approfondimenti sono poi intercorsi anche con l'Assessorato competente della RER, con il CONSORZIO DI BONIFICA DI FERRARA e con la PROVINCIA, con la vicina Regione VENETO presso la quale ALEANNA sta conducendo azioni analoghe a quella cominciata sul territorio ferrarese.
Acquisiti anche gli atti deliberativi con i quali Provincia di FE e Bonifica di FE si pronunciano in maniera favorevole solo nei confronti della prima fase di studio degli interventi. Acquisiti inoltre gli atti relativi alla istanza di permesso di ricerca di idrocarburi in provincia di Padova.
ELENCO DEI COMUNI INTERESSATI DALLA RICERCA DI IDROCARBURI, IN VENETO ED EMILIA ROMAGNA, PROPOSTA DALLA DITTA TEXANA ALEANNA RESOURCES LLC

REGIONE VENETO REGIONE VENETO
PROVINCIA DI PADOVA AGNA - ANGUILLARA VENETA - BAGNOLI DI SOPRA - BOARA PISANI - GRANZE - POZZONOVO - SOLESINO - STANGHELLA - TRIBANO - VESCOVANA PROVINCIA DI PADOVA BARBONA - CASALE DI SCODOSIA - CASTELBALDO - MASI - MEGLIADINO S. VITALE - MERLARA - PIACENZA D'ADIGE - PONSO - S. ELENA - S. MARGHERITA D'ADIGE - STANGHELLA - S. URBANO - VESCOVANA - VIGHIZZOLO D'ESTE - VILLA ESTENSE
PROVINCIA DI ROVIGO: ADRIA - ARQUA' POLESINE - BOSARO - CANARO - CEREGNANO - COSTA DI ROVIGO - CRESPINO - FRASSINELLE POLESINE - GAVELLO - GUARDA VENETA - LOREO - PAPOZZE - PETTORAZZA GRIMANI - POLESELLA - PONTECCHIO POLESINE - ROVIGO - SAN MARTINO DI VENEZZE - VILLADOSE - VILLANOVA MARCHESANA PROVINCIA DI ROVIGO: ARQUA' POLESINE - BADIA POLESINE - BAGNOLO PO - CANARO - CANDA - CASTELGUGLIELMO - COSTA DI ROVIGO - FICAROLO - FIESSO UMBERTIANO - FRASSINELLE POLESINE - FRATTA POLESINE - GAIBA - GIACCIANO CON BARUCHELLA - LENDINARA - LUSIA - OCCHIOBELLO - PINCARA - POLESELLA - ROVIGO - SALARA - S. BELLINO - STIENTA - TRECENTA - VILLAMARZANA - VILLANOVA DEL GHEBBO
PROVINCIA DI VENEZIA: CAVARZERE - CHIOGGIA - CONA
REGIONE EMILIA ROMAGNA REGIONE EMILIA ROMAGNA
PROVINCIA DI FERRARA: BERRA - COPPARO - FERRARA - JOLANDA DI SAVOIA - RO PROVINCIA DI FERRARA: BONDENO - FERRARA

1) I comuni che rischiano le trivellazioni sono 7 nella provincia di Ferrara, 23 nella provincia di Padova, 38 nella provincia di Rovigo, 3 nella provincia di Venezia. Rientrano tra questi anche i comuni dell'alto - Polesine più vicini all'epicentro dell'ultimo terremoto e i comuni padovani lambiti dall'alluvione.
Il pericolo che le estrazioni di idrocarburi stravolgano l'assetto naturale dei suoli, delle acque, dell'attività agricola e dell'intero sistema economico-produttivo del FERRARESE ha prodotto allarmismo e dissenso, legato anche al futuro dell'agricoltura nella nostra provincia, messo a rischio tanto quanto quella della Regione Basilicata. L'allarme degli agricoltori è piuttosto acceso. Le estrazioni interesserebbero grande parte di un bacino (quello padano) già sottostress per qualità aria, inquinamento fiumi ecc; ancora una volta oggetto di appetiti esclusivamente di pochi.
Inoltre si sottolinea come sempre di più si stia assistendo, da un punto di vista ambientale - meteorologico, ad eventi estremi dovuti ai cambiamenti climatici, alle attività antropiche, con conseguenze spesso estreme che mettono a dura prova i già esigui fondi che oggi i comuni hanno a disposizione per affrontare il rischio idrogeologico, la subsidenza, ecc.
2) L'iter autorizzativo previsto per le estrazioni è stato spezzettato ad arte dal legislatore nazionale proprio perché diventi difficile dire di no alle imprese che lo richiedano. Oggi, tra l'altro, il panorama mondiale pullula di migliaia di imprese, improvvisate o meno, di cui poco o nulla si conosce. QUALE CREDIBILITA' E SICUREZZA?
La spezzettatura conduce all''assurdo che non si può respingere il progetto nella sua interezza. Infatti, in questa fase Aleanna, per esempio, chiede alla Regione Emilia Romagna solo di poter fare delle semplici ricerche (prospezioni) facendo vibrare il terreno in superficie per sondare cosa c'è in profondità. Segue poi una seconda fase, con la richiesta di un pozzo esplorativo che può costare anche una decina di milioni di euro, e una terza con la richiesta di coltivazione del giacimento. Nelle ultime due fasi l'ultima parola spetta al Ministero dello Sviluppo Economico. Il rischio è quindi che si dica di sì, in fase iniziale a un procedimento che poi non si può più governare.
3) Tralasciando le considerazioni inerenti la compatibilità della lavorazione idrocarburi con l'ambiente, con il tessuto sociale e produttivo, preme osservare, valutando solo l'aspetto subsidenza come dal punto di vista amministrativo la vicenda possa assumere contorni IMPORTANTI da non sottovalutare.
Un conto è estrarre da un deserto, un conto è estrarre idrocarburi da territori fortemente antropizzati dove la ricchezza della gente si trova in superficie. Le case, le aziende, le reti infrastrutturali (strade, ponti, canali, fiumi, acquedotti, le reti di gas, luce, telefonia, internet, etc.) i monumenti, le chiese, i campanili, gli orti, i vigneti, i paesaggi ecc.
Il suolo è il pavimento della vita di un territorio. La subsidenza lo collassa, pregiudicando larga parte dell'economia, del lavoro, della vivibilità. Il territorio ferrarese combatte, da tempo immemorabile, la battaglia per la sicurezza idraulica e la difesa idro-geologica. Queste attività la minano.
Si sono spese, e si spendono tuttora, anche in carenza di risorse, cifre ingenti per la regimentazione delle acque, per la costruzioni di argini, di scoli e per la loro manutenzione.

4) Ogni anno la Regione Emilia Romagna, con apposite delibere, eroga finanziamenti straordinari ai Consorzi di Bonifica per "Interventi urgenti per la difesa dal mare dei territori del delta del Po interessati dal fenomeno della subsidenza e per la difesa dalle acque di bonifica del territorio della provincia di Ferrara e del comune di Ravenna(finanziamenti Ministeriali). (legge n. 67/1988, art. 17)

I fenomeni di subsidenza generano e acuiscono criticità territoriali, quali allagamenti di aree recentemente bonificate; generano maggiore vulnerabilità nei confronti di fenomeni alluvionali, destabilizzazione dei litorali ed erosione dei bassi fondali lagunari, aumento dei costi di mantenimento delle aree bonificate, abbandono e ricostruzione di manufatti idraulici, danneggiamento di infrastrutture (ponti, strade, acquedotti), modificazioni e danneggiamento della rete di drenaggio idraulico, riduzioni della capacità agricola delle aree coltivate, il cuneo salino, ecc..

5) In previsione delle richieste che avanzano, è urgente e necessario un coordinamento di tutti i Comuni della Provincia ed il sostegno della Regione, oltre che il confronto con le vicine Regioni, vedi il Veneto. La collaborazione tra comuni non è solo necessaria per una semplice questione di solidarietà, ma anche per questioni oggettive: il prelievo di metano può avvenire a cluster, per cui l'esistenza di un pozzo in un territorio comunale non significa che solo il territorio di quel comune sia coinvolto, ma che gli effetti si possono manifestare anche a distanze di decine e decine di kilometri. Inoltre il sistema idrogeologico della Provincia è un unico complesso e i danni non saranno facilmente circoscrivibili né nello spazio né nel tempo.

Il coordinamento con la Regione e con le altre Province soggette a simili situazioni (vedi Ravenna) deve essere particolarmente intenso.

6) Il Secondo Piano Triennale di attuazione del Piano Energetico Regionale 2011 - 2013 tra gli obiettivi imprescindibili annovera il risparmio energetico, ma non ribadisce, come invece faceva quello precedente, la tutela del territorio, dell'ambiente, della sicurezza e della salute delle popolazioni. Non cita nemmeno il problema della subsidenza da coltivazione di idrocarburi.

Nel Piano Regionale del 2007 si poteva leggere, al capitolo Prospettive evolutive del gas naturale:
"lo spazio concreto di iniziativa della Regione in questo campo può riguardare il contributo alla semplificazione ed accelerazione delle procedure autorizzative, per quanto di competenza; la messa in campo di misure atte ad attrarre nuovi investitori, specie per quello che riguarda gli incentivi alla coltivazione dei giacimenti marginali, previa valutazione dei possibili fenomeni legati alla subsidenza…"

7) Le royalties previste come compensazione, a vantaggio solo in piccola parte dei territori ed in larga misura della Regione che le destina genericamente ai vari capitoli di bilancio, non devono essere uno specchio per le allodole. A mala pena sono sufficienti al ripristino del sistema idrogeologico del territorio dopo le estrazioni. Non apportano alcun beneficio al territorio, nessuna ricchezza. Solo a malapena il sufficiente a riparare il danno.

A questo proposito è importante sottolineare che il Ministero dello Sviluppo Economico - Dipartimento generale per le Risorse minerarie ed Energetiche dichiara che "canoni superficiali e royalties imposti sulle produzioni sono modesti rispetto a quelle di solito praticate nei Paesi produttori" per cui la richiesta di ulteriori esborsi è pertinente.

Pertanto si accettano e si approvano gli impegni richiesti dall'ordine del giorno in oggetto."


* - assessore all'Ambiente del Comune di Ferrara