In merito ai rimborsi chilometrici pagati dal Comune
16-08-2012 / Punti di vista
di Valentino Tavolazzi *
E con questo esposto, fanno cinque procedimenti penali ed una causa civile! Puri attacchi politici, sferrati da Hera ed il suo amministratore delegato Maurizio Chiarini (Pd), dall'assessore al bilancio Luigi Marattin (Pd), dal capogruppo del Pd Simone Merli, dal consigliere medico universitario Francesco Portaluppi (Pd). Iniziative che hanno comportato lo spreco di risorse private e pubbliche, queste ultime scaricate sui cittadini, con grande irresponsabilità politica di chi ci amministra. Magistrati, finanza, polizia municipale, dirigenti e impiegati comunali, sono stati mobilitati al solo scopo di placcare un avversario politico irriducibile. I pretesti poco importano, vanno da Conchetta al quadrante est, dal derivato ai rimborsi. Tutto fa brodo, poiché non è tanto l'argomento a contare, bensì la quantità di fango che il Pd riesce a scagliare contro chi fa opposizione a Ferrara, non potendo contare su un pensiero politico ed una strategia. Attacchi strumentali, puntualmente sventati, sciolti come neve al sole, anche con indennizzo per causa temeraria, sempre con ritorni politici disastrosi per il Pd, per i partiti della maggioranza e per il sindaco Tiziano Tagliani, l'avvocato che dietro le quinte ordisce la tela. L'uso strumentale della giustizia, per fini politici, ha tuttavia illuminato i cittadini sull'incapacità amministrativa di Pd e maggioranza, sulla pochezza umana dei protagonisti e sul deficit di onestà intellettuale, che caratterizza l'attuale classe dirigente locale, la peggiore dal dopoguerra. Ma veniamo ai rimborsi.
Erano dovuti. Il GIP del tribunale di Ferrara ha accolto la richiesta di archiviazione del PM sui rimborsi chilometrici pagati dal Comune. Dopo penosi pedinamenti, l'esposto alla procura dell'avvocato Tagliani, mesi di accuse al veleno, polemiche dentro e fuori dal consiglio, richieste di dimissioni immediate e scuse pubbliche da parte dell'intero gruppo del Partito democratico, il caso sulle presunte irregolarità del mio operato, smontate dall'avv. Carmelo Marcello, si è sciolto come neve al sole. Esattamente come era accaduto nei casi sopra citati.
Il sostituto procuratore Patrizia Castaldini prima, il giudice Monica Bighetti poi, hanno ritenuto legittimi i rimborsi, insussistente l'ipotesi di reato, a seguito delle indagini sollecitate dall'esposto del sindaco Tagliani, di quelle minuziosissime svolte dal Comune e dalla polizia municipale, pagate dai cittadini. Tagliani ha agito come nel 2002, quando si liberò del direttore generale, facendo pagare il conto ai ferraresi. Non chiese scusa allora, non lo farà adesso. Ma pagherà il prezzo politico! Il fascicolo aperto contro di me, per truffa aggravata, si è chiuso senza un nulla di fatto. Uno smacco incredibile per i piddinatori Merli e Portaluppi (e per tutti i consiglieri del Pd), che dopo la conferenza stampa, indetta d'urgenza durante il dibattito sull'approvazione del bilancio, avevano presentato alla stampa le carte con i rimborsi ritenuti illeciti, una interrogazione dettagliata, puntando il dito sulla presunta scorrettezza dell'avversario. Se questa è la politica, o meglio l'antipolitica, che il Pd sa esprimere, meglio voltare pagina!
* - Consigliere comunale Progetto per Ferrara