Dismissioni immobiliari
11-10-2006 / A parer mio
di Gianluca Vitarelli - "Democrazia è Libertà la Margherita"
La politica di dismissione del patrimonio immobiliare non funzionale alle attività del Comune, è uno degli elementi che facevano parte delle linee strategiche della maggioranza. La delibera di vendita all'asta dell'ex macello comunale di via Trenti si inserisce all'interno di questa linea strategica e quindi come Margherita abbiamo espresso il nostro voto favorevole. Due annotazioni abbiamo comunque tenuto a sottolineare; la prima è che la delibera in questione fissava come base d'asta per la vendita un valore del 20% più basso rispetto a quanto a suo tempo preventivato in sede di bilancio preventivo. Ci sembra evidente che qualche aggiustamento nei procedimenti valutativi deve essere messo a punto in quanto, cosi facendo, si rischia di chiudersi in un circolo vizioso di ribassi che mina nella sostanza l'obiettivo della dismissione ma anche di salvaguardia dei meccanismi di mercato. La seconda riguarda la necessità che i proventi di questa dismissione vengano utilizzati per puntare a quella politica di riequilibrio e di risanamento dei conti dell'Ente Locale che dal 2004 come maggioranza abbiamo deciso di intraprendere. E' infatti evidente che due sono le strade da percorrere: la prima è che i proventi possano essere utilizzati per la politica di investimento prevista nel piano delle opere e, dall'altra, per la riduzione dell'indebitamento più oneroso. In quest'ultimo caso gli effetti si avrebbero in linea indiretta anche sulla parte corrente del bilancio comunale. Alla luce dei tagli previsti agli Enti Locali previsti dalla finanziaria, riteniamo che sia oltremodo necessario da parte del Comune una politica di salvaguardia degli equilibri di bilancio che è la premessa essenziale per qualsiasi tipo di strategia volta a coniugare rigore ed equità.