Per la destra le centrali a gas sono pericolose, quelle atomiche... no!
31-10-2006 / A parer mio
di Barbara Diolaiti - Verdi per la pace
Respinta dal Consiglio Comunale la mozione di AN a favore del nucleare; approvata la risoluzione di maggioranza per risparmio energetico, efficienza e fonti alternative.
La Mozione a favore del nucleare presentata dal consigliere Rendine di AN nella seduta di Consiglio del 30 ottobre ha avuto certamente il merito di rendere chiare le diverse posizioni in tema di energia. AN e Forza Italia (astenuta Io Amo Ferrara) hanno votato a favore di un documento che chiedeva al Sindaco e alla Giunta di rivedere i propri orientamenti nel campo energetico, di promuovere sul nostro territorio studi sulla fusione nucleare, di operare affinchè i piani energetici regionale e nazionale promuovano l'utilizzo dell'energia atomica.
Tutte e tre le forze di opposizione hanno votato contro la risoluzione di maggioranza (firmatari Verdi, DS, Margherita, PdCI, PRC, RNP) approvata dal Consiglio, che esclude il nucleare, nel rispetto della volontà espressa dai cittadini con il Referendum del 1987, e chiede invece impegni per il risparmio energetico, l'efficienza degli impianti, il potenziamento dell'utilizzo di fonti rinnovabili.
Insomma, le forze del Centro Destra, tanto impegnate contro la centrale turbogas, così ambientaliste, così schierate al fianco dei comitati per difendere la qualità ambientale del nostro territorio e la salute dei cittadini, in realtà vogliono, semplicemente, il nucleare.
Non che questa sia una novità, almeno per noi, e forse nemmeno per quelle associazioni e quei comitati che in questi anni non si sono fatti tanti scrupoli a incassare la solidarietà e il sostegno di forze alle quali hanno evitato accuratamente di chiedere pubblicamente conto, ad esempio, del Decreto Ambientale,o, appunto, delle posizione in tema di nucleare.
Dispiace che associazioni e comitati fossero assenti dalla seduta del 30 ottobre, pur ampiamente pubblicizzata dalla stampa. Il rischio di un ritorno all'opzione nucleare non è una boutade del consigliere Rendine, ma un problema e un pericolo serio, reale. Per quanto folle possa sembrare, la lobby trasversale del nucleare si sta infatti riorganizzando, complici, da un lato, uno scenario internazionale caratterizzato da processi produttivi ad alto consumo energetico e dalla crescita delle economie emergenti, e dall'altro, i gravissimi ritardi maturati in tema di politiche sul risparmio, sulle riconversioni e le sostituzioni dei vecchi impianti, sull'utilizzo di fonti energetiche alternative.
Nel corso del dibattito in Consiglio alcune forze di maggioranza (in particolare Rosa nel Pugno e Margherita), pur ribadendo la contrarietà al ritorno del nucleare in Italia, non hanno nascosto di ritenere opportuna la partecipazione del nostro Paese alla ricerca internazionale anche sull'energia nucleare...lo stesso programma elettorale di Prodi lo prevede. Il documento approvato dal Consiglio è chiaro e rappresenta una importante presa di posizione di tutto il Centro Sinistra, ma pensare che il dibattitto sul nucleare si sia definitivamente concluso con il Referendum del 1987 è purtroppo illusorio. Investire risorse sulla ricerca nucleare significa, di fatto, sottrarle a quella ben più necessaria sulle fonti pulite. Le centrali nucleari sono altamente pericolose, producono ingenti quantità di scorie radioattive che nessuno sa come smaltire, e per di più non servono a risolvere il problema energetico dal momento che l'uranio, con cui sono alimentate, è presente in poche aree del mondo. Tuttavia è chiaro che le centrali nucleari possono rappresentare per pochi un affare molto redditizio, almeno per un po'. E' questo, secondo noi, il vero pericolo assieme alle ipotizzate, altamente inquinanti, riconversioni a carbone di alcune centrali, a partire da quella di Porto Tolle, che andrebbe invece chiusa.
L'attenzione dunque va mantenuta alta. Da parte di tutti.
Barbara Diolaiti
presidente gruppo consiliare Verdi per la pace, Comune di Ferrara