Comune di Ferrara

lunedì, 05 maggio 2025.

Dove sei: Homepage > Lista notizie > Promuovere una cultura del rispetto del valore della persona

Promuovere una cultura del rispetto del valore della persona

05-06-2007 / A parer mio

di Francesco Colaiacovo e Anna Quarzi - Democratici di Sinistra

Le cronache, sempre più spesso registrano e talvolta enfatizzano atti di bullismo o di mera violenza che vedono coinvolti minori, anche in ambienti scolastici.
Su questo fenomeno, il gruppo DS in Consiglio Comunale, ha aperto un dibattito che si è concluso con l'approvazione di un documento, in cui la Giunta ha assunto l'impegno di attivare una serie di azioni finalizzate alla prevenzione di comportamenti devianti da parte dei giovani.
Riteniamo opportuno tornare sul tema perché la frequenza con cui si stanno registrando episodi di bullismo, sia nella nostra città che in provincia, a nostro avviso rappresenta un vero problema di natura sociale, il cui effetto immediato, quando non vi sono anche violenze di natura fisica, è rappresentato dall'insuccesso scolastico sia delle vittime che dei carnefici, con evidenti ricadute negative in termini di competenze e risorse culturali che il futuro adulto potrà spendere, soprattutto nel mondo del lavoro e più in generale nelle relazioni sociali.
Indubbiamente non esiste una chiave di lettura unica delle ragioni che determinano il fenomeno, ma si possono elencare alcune condizioni o fattori che sicuramente contribuiscono a creare un terreno fertile per il bullismo:
· difficoltà di dialogo fra generazioni
· contesto ambientale debole con regole che sembrano essere sconosciute ai molti e quindi non rispettate;
· mancanza di autorevolezza degli adulti ;
· declino del ruolo sociale degli insegnanti;
· perdita di valore dell'educazione come momento di crescita sociale;
· mancanza del patto educativo tra scuola e famiglia
· influenza dei media
Per combattere il fenomeno è necessario attivare delle azioni di prevenzione, coinvolgendo tutti coloro che a vario titolo hanno rapporti con i giovani.
Le famiglie debbono acquisire la consapevolezza che il progetto educativo nei confronti dei loro figli presuppone un'interazione, un patto con chi, in particolare gli insegnanti, trascorre molte ore al giorno con i ragazzi ed ha anche le competenze tecniche e l'esperienza per leggere ed interpretare le loro evoluzioni comportamentali.
Sarebbe opportuno prevedere per gli educatori, tecnici sportivi o responsabili dei luoghi in cui i giovani trascorrono il loro tempo libero, come le società sportive, le contrade, gli oratori, momenti di formazione per riconoscere i segnali di difficoltà che i ragazzi possono manifestare nella loro crescita.
Non meno rilevante è il ruolo che possono avere i centri per le famiglie, luogo privilegiato dell'integrazione tra famiglie, nell'avvicinare i bambini alla cultura della diversità come ricchezza, così come vanno valorizzate le occasioni offerte anche dai centri ricreativi estivi dove è rilevante la presenza anche di ragazzi con situazioni famigliari difficili, per creare attraverso il gioco momenti di conoscenza e occasioni di valorizzazione delle qualità di chi ha più difficoltà ad accettarsi e farsi accettare.
In conclusione, come comunità potremo guardare con fiducia alla sviluppo sociale e culturale delle nuove generazioni, nella misura in cui saremo capaci di promuovere una cultura del rispetto del valore della persona sin dalla prima infanzia, favorendo lo sviluppo equilibrato della personalità e del carattere de giovani in modo da assicurare a ciascuno pari opportunità di esprimere al meglio le proprie potenzialità.