di Francesco Rendine - "Alleanza Nazionale"

È facile dimostrare come questa sinistra che governa la città non sia in grado di costruire un progetto di crescita, sviluppo e sostenibilità che vada poco oltre l'emergenza. Contemporaneamente la destra riformista, che si propone di amministrare al più presto questa città, è in grado di dimostrare com'è possibile avere idee pulite, precise e mezzi di locomozione per farle camminare.
Desidero al riguardo fornire alcuni elementi per un confronto tecnico economico che, amministratori preparati, dunque diversi da quelli che ci governano, avrebbero potuto affrontare:
- Gli importi economici che la comunità si dovrà sobbarcare per completare l'idrovia si aggireranno attorno ai 500 milioni di Euro (al riguardo ricordiamo che i fondi messi a disposizione della comunità europea in ultima analisi sono sempre soldi nostri);
- I Moduli fotovoltaici sono in grado di erogare una potenza media di 100 w/m2 (cfr. "la Fonte" anno I° n.1 reg. al tribunale di Forlì il 22/11/2006 n. 29/06)
Questo significa che coprendo di pannelli una superficie di dimensioni pari a 1000X1000 m2, minore dell'area occupata dal polo chimico, si è in grado di produrre una potenza di 100 MW, sufficiente per fornire energia elettrica a tutte le case di Ferrara e provincia;
Per una centrale di queste dimensioni il costo dei pannelli può essere stimato attorno ai 4000 Euro/KW per cui la centrale implica costi attorno ai 400 milioni di euro.
L'impianto elettrosolare descritto, oltre a costare meno dell'Idrovia, consente al gestore di ricavare una quota economica annua infinitamente maggiore di quella massima che è pensabile si possa percepire con l'idrovia.
Ora la domanda sorge spontanea: perché la sinistra che ci governa non ha pensato a ricercare finanziamenti per progetti analoghi a quello descritto, prima di buttarsi a capofitto su turbogas ed idrovia?