Alcune considerazioni sui recenti confronti all'interno della maggioranza del Consiglio comunale
16-10-2007 / A parer mio
di Gianluca Vitarelli - Uniti nell'ulivo
La piena consapevolezza della responsabilità che il voto delle primarie ha attribuito alle rappresentanze del nuovo soggetto politico, mi porta ad esprimere alcune riflessioni sulle discussioni che anche recentemente hanno investito la maggioranza. Sono convinto che i cittadini oggi richiedano alla classe politica la capacità di prendere decisioni coerenti con gli obiettivi ed i progetti che sono stati sottoposti a suo tempo al vaglio degli elettori.
Questo è un percorso che ha necessità di essere continuamente aggiornato alla evoluzione dei tempi, alle nuove esigenze che nascono ed è per questo che, in verità, quei progetti non sono dei monoliti ma necessitano in continuazione di confronto sia all'interno delle forze che sorreggono la maggioranza ma anche con i cittadini e le loro espressioni organizzate. In questo modo la politica si riappropria di funzioni essenziali che, se da una parte la spingono ad allargare sempre più la rete di relazioni, dall'altra, però, non le devono far perdere di vista la necessità di effettuare delle scelte, ben consapevole che non esiste una decisione in grado di accontentare tutti.
La maggioranza che sostiene questa Amministrazione è vasta ed è quindi normale e legittimo che all'interno di essa esistano delle sensibilità diverse, ma lo stile che da sempre ha caratterizzato la gestione delle criticità è stato quella del confronto aperto e serrato per ricercare le soluzioni più coerenti. E' a questo spirito che credo ogni forza politica si debba richiamare, considerando che i Consiglieri comunali sono parte integrante di una filiera che partendo dalle Circoscrizioni arriva fino al Sindaco e dove ognuno è chiamato a fare la sua parte, tenendo ben presente che la sua parte non esiste se non si tiene in debita considerazione chi viene prima e chi viene dopo, ognuno nel rispetto dei propri ruoli.
E' a questo senso di responsabilità e di rispetto che tutti i soggetti della filiera devono richiamarsi per fornire delle risposte convincenti a quei milioni di cittadini che sia con il referendum, sia con le primarie, sia con le manifestazioni sulle piazze, hanno dimostrato di credere nella politica e nelle istituzioni.