Costi della politica
09-10-2007 / A parer mio
di Gianluca Vitarelli - Uniti nell'ulivo
Sul tema dei costi della politica sarebbe importante se ciascun amministratore, ciascun politico, nei limiti delle proprie responsabilità e competenze, cominciasse a fare un passo in avanti. Molto spesso capita di sentire dichiarazioni dalle quali sembra che tutto dipenda da altri, siano essi sindaci o governatori o Presidenti del Consiglio. La legge finanziaria 2007 per la prima volta ha definito delle linee alle quali i vari Enti Pubblici dovranno uniformarsi e grazie al DPCM pubblicato in gazzetta ufficiale il 7/8 us, il termine entro cui dovranno essere adeguati il numero dei componenti i cda delle aziende pubbliche è il 7/11 p.v. Si tratta indubbiamente di un passaggio importante ma che, a mio modo di vedere, non può essere il solo e soprattutto deve essere accompagnato anche da un salto culturale significativo. Sono infatti convinto che tutti i cittadini paghino un costo molto elevato alla frammentazione politica; le esigenze di rappresentanza, la visibilità , se da una parte rispondono a delle semplici regole di democrazia dall'altra comportano delle conseguenze che sarebbe opportuno verificare alla luce del crescente disagio e del distacco tra politica e cittadini. Sotto questo profilo e considerando che il Consiglio Comunale di Ferrara ha affidato ad una Commissione Consiliare il compito di approfondire questo tema, mi sento di fare alcune considerazioni ed alcune proposte. In primo luogo credo sia importante mettere mano ai regolamenti comunali che sono piuttosto datati e che favoriscono la parcellizzazione più che gli accorpamenti; basti pensare che le Commissioni permanenti crescono automaticamente ogni qualvolta si registra una scissione in Consiglio. Come gruppo Uniti nell'Ulivo avanziamo la proposta di uniformare al numero minimo i componenti le commissioni; sappiamo perfettamente che questo comporta per il nostro Gruppo una rinuncia a diverse rappresentanze ma sappiamo anche che questo è coerente con il disegno di semplificazione del quadro politico che ci siamo dati come obiettivo. Contestualmente intendiamo lavorare su una proposta operativa che permetta un sistema virtuso di rappresentanza che penalizzi la tendenza alla frammentazione i cui costi, come sottolineavo in precedenza, gravano sui cittadini. La seconda proposta è che le società della Holding del Comune siano gestite da Amministratori Unici; questo comporta una opportunità ma anche dei rischi su cui è necessario uno sforzo effettivo da parte delle forze politiche. Opportunità perchè accanto all'immediato riflesso sui conti del comune si creerebbero le condizioni per operare una vera riforma della governance puntando su responsabilizzazione, trasparenza e controllo, rilanciando il ruolo della Capogruppo. Il rischio consiste nel fatto che per riuscire a dare seguito a questi obiettivi è necessario operare le scelte in merito alle competenze ed alla professionalità e non certo per ricercare equilibri e visibilità tra le forze politiche ! Infine credo sia assolutamente necessario mettere mano immediatamente al regolamento del decentramento per consentire di approfondire per tempo il tema della riforma e della diminuzione numerica delle Circoscrizioni. Su questo punto il Sindaco si era già espresso ma anche la normativa nazionale sta evolvendo; abbiamo necessità di fare chiarezza su quello che si vuole fare e dobbiamo metterci al lavoro subito per consentire ai cittadini di avere un quadro chiaro in vista delle elezioni del 2009