Ferrara scopre l'acqua calda
05-11-2007 / A parer mio
di Francesco Rendine - Alleanza Nazionale
La scarsa lungimiranza e programmazione e degli amministratori della città, passati e presenti, si evidenzia con la "scoperta dell'acqua calda" di Casaglia.
L'acqua calda, si ricorda, è stata "inventata" e promossa dall'amministrazione comunale allo scopo di fornire energia pulita e a basso costo agli abitanti della città.
Per l'aspetto economico, il costo dell'energia, che Hera c'impone di pagare col teleriscaldamento, è in pratica pari al costo energetico sostenuto da chi ha una rete alimentata a gas naturale, il quale, si ricorda, ha avuto aumenti minori del teleriscaldamento, che é aumentato in meno di due anni, secondo le diverse fonti di riferimento, dal 30 al 47%.
Per quanto attiene il punto di vista ambientale, il riscaldamento dell'acqua con i rifiuti che Hera può bruciare nell'inceneritore, comporta danni ambientali molto maggiori di quelli che si avrebbero utilizzando energia dalla combustione di gas naturale.
In sostanza il progetto energetico "acqua calda" comporta costi non minori e un impatto ambientale più gravoso di quello che si avrebbe usando Gas Metano.
Alla luce dei "successi" conseguiti mi chiedo se l'amministrazione comunale sia stata veramente in grado di confrontarsi alla pari con Hera, e se quest'ultima abbia o meno influenzato i suoi dipendenti, diventati personaggi istituzionali, ed ancora, come agiscono ex personaggi istituzionali diventati dipendenti di Hera; accertato che il Direttore Generale di Hera "prende" oltre 334.000 Euro/anno, l'amministratore "prende" oltre 334.000 Euro/anno e molti semplici consiglieri "prendono" 100.000 Euro/anno, seguendo il ragionamento che si paga di più ciò che vale di più, possiamo dire che un semplice consigliere di Hera vale molto più del Sindaco.