Comune di Ferrara

mercoledì, 07 maggio 2025.

Dove sei: Homepage > Lista notizie > A Milano: ferraresi più che mai ...

A Milano: ferraresi più che mai ...

19-02-2008 / A parer mio

di Roberto Bonsi

Dal lontano 1976 sono in "esilio" nel frenetico borgo di Meneghino e della Cecca (leggi: Milano), ma chi sono costoro? Trattasi delle due principali maschere carnevalesche, e che per l'appunto in tempo di carnevale ambrosiano, primeggiano di festa in festa e di carro in carro sulla ribalta, tra frizzi e lazzi di chiara matrice milanese. E' assai numerosa la "gens" di questa nostra rigogliosa terra baciata dal Po ed accarezzata dal mare di Esperia (leggi: Adriatico), che vive isolata ma anche in simbiosi tra il centro di Milano, le sue periferie ed il suo immediato"hinterland". Il massimo centro di aggregazione urbana che raccoglie nel suo ventre i ferraresi, è il comune di Sesto San Giovanni, città posta a nord -ovest dal grande cuore pulsante della febbrile Milano, ricca di storia partigiana e di grandi acciaierie, oggi aree dismesse o meglio: "cattedrali nel deserto". Sono molti anche i personaggi che volteggiano in questa vasta area, e che hanno dato e danno il loro marcato contributo alla più che decorosa immagine offerta dalla nostra comune "ferraresità". A dir il vero ci si sente un po' dimenticati dalla ..."Madrepatria". Ci si sente fagocitati nella morsa di un grande "melting-pot", che ci fa perdere la nostra identità e ci omologa in un ambito sociale dove di milanese ormai non rimane più nulla, a parte le ben note eterne canzoni dell'impareggiabile maestro Giovanni D'Anzi. Solo poche e costose trattorie ed i ristoranti che quasi con un tantino di timore offrono la buona , sana e rustica cucina di un tempo, e di fatto non si parla più di un "gran desco meneghino" o qualcosa di simile. Persino la nebbia non è più la stessa, come si diceva un tempo, non la si può più tagliare con un coltello, e qui mi ricordo, la mia cara, adorata nebbia ferrarese, quando appena quattordicenne, con i miei a bordo di una "mitica" Fiat 500, mi fecero scendere sul Ponte ex-Impero, perchè non ci si vedeva ... una mazza; e ricordo quando da poco ventenne, e sempre a bordo di una fiat 500 ed anche della bella ed indovinata Autobianchi A 111, con chi scrive al volante, e che fresco di patente di guida, a volte fungeva da involontario capo colonna, lungo la strada avvolta dalla fitta nebbia, che da Ferrara portava a Tamara, il paese natale del poeta Corrado Govoni, dove c'era la nota discoteca: "Skylab", e chissà se questo "genius-loci" esiste ancora? Ma bando alle ciance ed ai ricordi posti dietro le spalle, e con un balzo ritorniamo a Milano per ricordare i "mega party" di un apprezzato grafico e pittore ferrarese colà residente che aveva casa o meglio villa dietro il Piazzale Lotto, nei pressi del Palalido e dietro l'Ostello della gioventù. Qui si consumavano delle ambite feste modaiole, piene di un gran marasma umano che comprendeva politici, portaborse, uomini d'affari, cantanti, cantantini, ugole del "belcanto", artisti di "mamma Rai" e quant'altro.
Il cuoco assoldato per l'occasione era il ben noto, almeno allora: Pinin Cipollina che ebbe modo di apprezzare e parlar bene della gustosissima e fin troppo arcicalorica zuppa inglese all'emiliana fatta ad arte da mia madre. C'era Enrico Beruschi, che da oscuro ragioniere di una fabbrica di biscotti è poi divenuto quell'attore comico che tutti conosciamo; c'era Renèe Longarini che fu la capo centralinista del "Portobello" del compianto Enzo Tortora. Insomma, c'era un sacco di ... bella gente. Voglio spendere una parola per una persona amica che da tempo è volata nell'altro mondo e vi parlo del bravo attore scaligero Angelo Mercuriali, anch'egli "ferrarese d.o.c." al quale il Comune di Ferrara potrebbe ben intitolare una via. Per molti e molti anni sulle scene della "Scala" di Milano, ha dato ampio lustro alla "ferraresità di tutti noi, cosa di cui andar fieri. fu un instancabile "giramondo per arte per diporto. Ricordo che un dì nella sua casa milanese mi fece vedere le foto che egli scattò e si fece scattare nelle lontanissime Isole Galapagos, in mezzo agli animali più strani. E' stato anche un impareggiabile ballerino di liscio conteso dalle donne che frequentavano il "Circolo dei Ferraresi" in quel di Sesto. Adrianaaa!!! Che non è solo il verso di un noto comico dello "Zelig", era una simpatica signora di tarda età che viveva in un lussuoso superattico con tanto di giardino pensile, ad un passo del milanesissimo "Quartiere Frua". Adriana era anch'essa Ferrarese, e lì nel suo blindatissimo appartamento che dominava i tetti di Milano, amava leggere il ... futuro di amici e di conoscenti, ed anche lei come il pittore sopra citato, ospitava nugoli di persone: ferraresi e non, e con lauti "buffet" al suono di un'orchestrina, tornava in auge quella leccornia che era ed è la "zuppa inglese" di mia madre. "Regina" canora di quelle feste era la oggi purtroppo dimenticata Flò Sandon's, vincitrice di un "Sanremo" degli anni '50 e protagonista musicale di quei tempi, e che si ricorda anche come moglie dell'altrettanto dimenticato "re" dello "swing" nostrano, il genovese Natale Codognotto in arte: Natalino Otto. E' venuta poi l'epoca degli "sgarbi" quotidiani del ben noto Vittorio, che oggi è come si sa il nostro (inteso per Milano) Assessore alla Cultura, del quale, da ferraresi in loco, andiamo fieri. Rammento di una lontana intervista che gli feci, mentre lui, guidando una fiammante "Mercedes-Benz" con al suo fianco la prima delle fidanzate che sotto la luce dei riflettori inondavano lui,e che salì di riflesso la ribalta. Fu una sorta di girotondo tutt'attorno al Castello Sforzesco ed al confinante quartiere di stampo napoleonico, quello prospiciente all'Arco della Pace. Ma ora basta!. Non mi dilungo, non voglio rubare spazio ad altri, e se vi interessa, vi potrò ancor parlare di noi "FERRARESI" a Milano.

Saluti! Roberto Bonsi (giornalista a Milano)