Caro presidente del Consiglio Comunale...
10-06-2008 / A parer mio
M.Teresa Pistocchi
Caro Presidente del Consiglio Comunale Romeo Savini
per partecipare alla seduta di lunedì mattina alle 9 ho dovuto fare i salti mortali. Sa com'è, noi donne e mamme tutto-fare tra lavoro e famiglia...!
Ma ora so che ne è valsa la pena. E non per il motivo che mi aveva spinto a decidere di venire, ovvero la fantomatica e attesissima discussione sul "mostro di Cona". Quella non c'è stata perchè le due mozioni presentate con procedura d'urgenza, una per ciascuna parte, che avrebbero dovuto innescare il dibattito, non sono passate per mancanza del quorum che, se ho ben capito, è di 27 voti favorevoli. Quella dell'opposizione poi, è stata annullata da un bell'autogol di Brandani che assieme all'amico Lodi se ne era uscito dall'aula.
Niente quorum per un solo voto: accidenti ai consiglieri incontinenti che vanno al bagno! Se le capita, gli faccia i complimenti anche da parte mia per la gaffe.
Ma ciò a cui ho assistito oggi, caro Presidente, è stata l'ennesima grottesca e surreale rappresentazione della gestione della COSA PUBBLICA.
Questa mattina in aula si è perpetrato un vero e proprio scempio dei sacrosanti principi del rispetto reciproco, dell'ascolto, della partecipazione, dell'impegno. Princìpi tanto più inviolabili quanto più si sale in alto nella scala delle responsabilità civili. E Lei sa meglio di me quante e quali responsabilità ha un amministratore pubblico!
L'ho osservata, Presidente, e l'ho vista passare in parecchi momenti dalla smorfia disgustata, allo sguardo severo del padre che vorrebbe rimproverare, sino all'espressione di sconforto e rassegnazione. La rassegnazione di chi, frequentando da molti anni l'ambiente e pur credendo ancora nel valore del servizio svolto da un pubblico Amministratore, sa che "è così" e non ci si può fare nulla.
Può negare che oggi la partecipazione dei consiglieri è stata un vero DISASTRO, una Waterloo della democrazia? Quando si è iniziato (con un ritardo di quasi mezz'ora) nelle file dell'opposizione sedevano 6 consiglieri in tutto, cioè meno del 30%, e pochi altri hanno continuato ad arrivare alla spicciolata fino alle 11.
Può negare che per almeno 1 ora e mezza tra le fila della maggioranza si è letto il giornale, chiacchierato , piegato carte varie, gironzolato e... sonnecchiato?
Può negare che tra quelle semivuote dell'opposizione si è chiacchierato a voce alta, disturbando con arroganza , entrato e uscito dall'aula quasi ininterrottamente?
Può negare che il consigliere di turno che parlava o l'assessore che leggeva la propria relazione, era completamente inascoltato, c-o-m-p-l-e-t-a-m-e-n-t-e?
Le confesso che provo un po' di tenerezza quando Lei, aprendo la discussione, sembra stupirsi del fatto che nessuno prenda la parola. Si discute di qualcosa quando si è ascoltato l'oggetto della discussione, giusto?
Le uniche discussioni oggi sono state quelle in dichiarazione di voto che, sempre se ho ben capito, sono le osservazioni preparate precedentemente sugli argomenti, quelle pre-confezionate alle quali non si può ribattere.
Allora, caro Presidente, provi a spiegare, non tanto a me che per età ed esperienza ho già tratto le mie conclusioni, ma alle giovani generazioni COSA SERVE UN CONSIGLIO COMUNALE con questi presupposti e cioè se, come oggi, si trasforma in un pessimo esempio di educazione civica e non assolve affatto al proprio compito principale di confronto costruttivo di cui la parola "consiglio" mi pare sia espressione?
Sabato sera abbiamo avuto l'onore e la gioia di ospitare a Ferrara, in un incontro pubblico, persone che portano nomi e storie sulle proprie spalle che raccontano la storia d'Italia degli ultimi 20 anni tra tragedie e speranze deluse. Nomi che fanno venire i brividi per la forza degli ideali che rappresentano.
C'erano 300 persone, ma non abbiamo visto un solo amministratore del Comune di Ferrara in quella sala.
Si è parlato di legalità, caro Presidente. Quella che molti dei suoi consiglieri oggi, ancora una volta, hanno calpestato col semplice loro comportamento in aula. La legalità si costruisce o si distrugge con semplici gesti quotidiani.
Dato che pare sia molto semplice e veloce dalle vostre parti cambiare il regolamento Comunale, le suggerisco di introdurre un bell'articolo per cominciare a mettere paletti seri al comportamento in aula. Sino ad arrivare a sospendere o a buttar fuori chi se lo merita.
Se poi crede, si vada pure a leggere fra qualche giorno il report della seduta che posterò sul nostro forum. Ci troverà tutti gli interventi e i contenuti degli argomenti trattati oggi. Come esempio di ascolto.
Cordialmente
M.Teresa Pistocchi - Grilli Estensi