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Referendum sulla viabilità Giovecca-Cavour e Porta Mare-Porta Po

23-06-2008 / A parer mio

di Giuseppe Fornaro

Da anni le associazioni ambientaliste e i comitati
chiedono referendum consultivi dei cittadini su temi rilevanti per la vita e il futuro della città:
triplicazione dell'inceneritore e turbogas. Puntualmente queste richieste sono state
respinte dal Palazzo. Ora, sorprendentemente, l'assessore Cavallini propone di fare un
referendum per chiedere ai cittadini se sono favorevoli o no ad una proposta lanciata
dall'Associazione Amici della Bicicletta di interrompere gli assi Cavour-Giovecca e Porta
Mare-Porta Po, usati prevalentemente come tangenziali di attraversamento parassitario,
interponendovi una ZTL (che abbiamo chiamato del "Rinascimento"), la prima estesa nel
tratto tra via Spadari-Armari e Boldini, la seconda tra via del Pavone e Borgoleoni. Una
proposta che abbiamo fatto non per furia anti automobilistica, ma perché i dati
sull'inquinamento da traffico motorizzato sono ormai a livelli di emergenza sanitaria e i
giovedì senz'auto non sono altro che inutili palliativi. A questo punto attendiamo anche la
proposta di un referendum sul progetto di via Bologna di cui si discute da 15 anni e che
persino in fase di assegnazione dei lavori è tenuto in scacco da un ristretto gruppo di
commercianti per la mancanza di coraggio di chi deve prendere una decisione definitiva. Il
tutto a discapito della maggioranza dei cittadini e della loro qualità della vita. Coraggio,
invece, espresso da questa amministrazione in ben altre e discutibili scelte per la vita dei
cittadini.
Personalmente sono favorevole, non a corrente alternata, alle consultazioni referendarie,
infatti sono tra i firmatari della proposta di referendum per la raccolta differenziata dei rifiuti
porta a porta in tutto il territorio comunale. A questo punto come cittadino chiedo
pubblicamente all'amministrazione comunale un atto di coraggio: di dare il via libera al
referendum sulla raccolta differenziata e ad ogni altro referendum sulla gestione dei servizi
pubblici che dovesse essere proposto e di fare un'unica consultazione popolare inserendo
anche il quesito sulla mobilità proposto da Cavallini.

Giuseppe Fornaro
vice presidente Associazione Amici della Bicicletta Fiab-Onlus Ferrara