Estate 2008: condanna a morte dell'Università Pubblica Italiana
13-08-2008 / A parer mio
Il decreto-legge Tremonti (num. 112 del 25 Giugno 2008) mette in gravissima difficoltà il
funzionamento stesso degli Atenei penalizzando i precari, il personale tecnico-amministrativo, i
ricercatori e, in particolare, gli studenti. In esso, si fa' passare il concetto di Università pubblica
come fonte di spesa inutile mentre Essa costituisce, e costituirà sempre di piu' nel futuro, un
elemento vitale per il nostro sistema-Paese.
La manovra prevede pesanti tagli per l'Università pubblica, tagli che si ripercuoteranno gravemente
sulla didattica e sulla ricerca mettendo a rischio la stessa sopravvivenza del sistema universitario. Il
decreto riduce in modo drastico le possibilità di nuove assunzioni ed avanzamenti di carriera
impedendo, di fatto, il ricambio generazionale e causando l'invecchiamento e il ridimensionamento
del sistema. Il progressivo ed irreversibile allontanamento dello Stato dalle sue storiche
responsabilità di finanziatore del sistema universitario pubblico ha come ineludibile conseguenza
una crescita dei costi di accesso alle Università, costi che saranno a carico dei singoli studenti,
favorendo così una selezione basata sul censo e non sul merito. Una Nazione che si ritira da questo
progetto, condannando a morte l'Università, e' una Nazione che condanna a morte se' stessa.
Noi non vogliamo assistere passivamente a questo percorso, né renderci corresponsabili dello
smantellamento dell'Università pubblica Italiana. Agiamo consapevoli della necessità della
creazione di un fronte unitario contro i provvedimenti del Governo, certi di trovare l'appoggio di
coloro non vogliono assistere ad una Università pubblica ridotta in macerie.
Per queste ragioni sosteniamo l'annunciato blocco dell'inizio dell'anno accademico e ci
impegniamo a mobilitarci per la sua effettiva realizzazione e daremo il nostro appoggio alle
mobilitazioni del personale tecnico-amministrativo e a quelle degli studenti che, insieme ai precari,
sono le vittime principali di questo sciagurato decreto.
Comitato dei Ricercatori dell'Università di Ferrara
Coordinamento dei Ricercatori Precari dell'Università di Ferrara