Antipolitica, wafer al cioccolato e pasticcini
30-10-2008 / A parer mio
di M.Teresa.Pistocchi
Caro candidato sindaco
chiunque tu sia. Che tu sia quello ispirato da pasticcini e wafer al cioccolato, che al the della cinque nel salotto buono della politica ferrarese ama disquisire piacevolmente con gli ospiti sul futuro governo della nostra bella Ferrara , o qualunque altro che desideri motivare la propria candidatura con una crociata contro gli infedeli dell'antipolitica , questa nostra è indirizzata a Te.
In quanto rappresentanti di quella categoria indefinita e disomogenea individuata dal sostantivo collettivo "gente" che fra pochi mesi, dopo un prevedibile tsunami di parole, promesse e "progetti per la città" sarà chiamata a scegliere, riteniamo di avere il diritto di esprimere il nostro pensiero riguardo a certe definizioni ed interpretazioni rilasciate alla stampa relative alla missione del perfetto candidato. Una serie di motivazioni dettate da una vera e propria vocazione, pare, una sorta di "chiamata" tanto più forte quanti più sono gli anni che si sta in politica .
L'immagine del wafer al cioccolato (del quale crediamo sia giusto ricordare che esistono varie marche...) rende l'occasione particolarmente ghiotta, per chi fa dell'impegno civico e sociale una delle priorità della propria vita , per ricordare che forse non è proprio la coda di persone che vanno a cercare il potente di turno " per risolvere un problema " o per "trovare un lavoro" a dare la misura del contatto , dell'ascolto e della condivisione col cittadino.
Immagine infelice, signor candidato, quella del politico che riceve, come in una sorta di confessionale, i cittadini " bisognosi".Le consiglio di non usarla più. Sa com'è, può prestare il fianco alle malelingue.
Primi fra tutti, gli urlatori dell'antipolitica di grillesca memoria, curiosamente accomunati in questa prima esternazione pre-elettorale, all'antipolitica della destra. In attesa di chiarire questa fuorviante interpretazione e ricordando la definizione di "politica" di Giovanni Sartori come " sfera della decisioni collettive sovrane", vorremmo suggerire a tutti i candidati di rivedere la loro posizione nei confronti dei tanti gruppi di cittadini in cui sta crescendo la consapevolezza della preziosità del proprio ruolo sociale e politico.
I tempi sono maturi per cominciare a cogliere i segnali positivi che possono arrivare da coloro che scendono in campo pur senza entrare nei palazzi e cominciano a rivendicare il sacrosanto diritto di PARTECIPARE, secondo le regole della democrazia, alle decisioni.
Caro candidato sindaco è QUI, tra la "gente"che s'impara a fare politica vera, ma se non saprete uscire dalle vostre stanze ancora pregne delle logore logiche di schieramenti ed equilibri,come potrete respirare quest'aria nuova?
Dimenticavo di dirLe/Vi dove potrete trovare questa nuova razza di urlanti "cittadini consapevoli".
Li troverete sempre più spesso nelle piazze, ordinatamente in coda, non per chiedere un favore, né per rispondere ad una chiamata di partito, ma semplicemente per esercitare i propri sacrosanti diritti, quelli sanciti dalla Costituzione. Lo fanno attraverso la più semplice delle armi , quella che che ci rende veramente tutti uguali: la propria firma.
Firmano e fanno firmare referendum, petizioni, richieste di ogni tipo.La chiamano "democrazia dal basso", ma la definizione non le rende onore ,poiché è in realta la più alta delle forme di governo . Essendo poi dei gran ficcanaso, si occupano delle tematiche più disparate e così passano ore e giorni interi a distribuire quelle informazioni che "sfuggono"ai media ufficiali, a fare code alle conferenze di INTERNAZIONALE, ad assistere ad incontri sui temi della legalità con personalità di spicco, ad organizzare serate in ricordo di giganti della storia che hanno pagato con la vita quella virtù di cui si è persa da lungo tempo memoria, ossia il coraggio.
Poi li troverete all'interno dei comitati che si occupano di tutelare i beni collettivi universali come l'acqua e l'aria o in prima fila nelle nostre università per difendere il diritto più prezioso per una società , quello al proprio futuro.
Li troverete anche tra gli spalti del Consiglio Comunale ad assistere alle sedute per capire il modo di fare politica locale ,per controllare che chi è stato delegato a rappresentarli sia all'altezza della responsabilità affidatagli.
Se tutto ciò è antipolitica!
Li trovere ,insomma, in tutti quei luoghi e situazioni in cui la maggior parte degli amministratori e manager della cosa pubblica o i politici di lungo corso, a parte qualche lodevole e rara eccezione,non si vedono quasi mai.
Vuole essere solo un consiglio, naturalmente, per aiutarVi a "far recuperare alla politica il rapporto con le persone".
Cordialmente
M.Teresa.Pistocchi