Nel 2009 perchè non sperimentare anche la chiusura dell'asse Porta Mare-Porta Po?
05-01-2009 / A parer mio
di Giuseppe Fornaro
Gentile direttore,
proprio da queste colonne avevamo sollecitato una replica della sperimentazione della chiusura dell'asse Cavour-Giovecca e magari anche dell'asse Porta Mare-Porta Po per evitare che su di esso si scarichi tutto il traffico di attraversamento, come è
puntualmente avvenuto.
L'ultimo dell'anno da questo giornale, in un intervento largamente condivisibile, l'assessore Cavallini ha rilanciato l'idea. Se il suo voleva essere un augurio per un buon 2009, be' non poteva esserci augurio migliore. Scrive infatti l'assessore: "Prendiamo questa esperienza (la chiusura dell'asse Cavour-Giovecca, ndA), dunque, facciamone tesoro e replichiamola ancora, magari in una giornata con minore criticità". Benissimo! Si faccia, assessore. Si passi presto dalle parole ai fatti e si chiuda anche l'altro asse parallelo, non solo per limitare l'inquinamento e il traffico.
Infatti, non c'è città europea che abbia un estimabile patrimonio storico architettonico pari al nostro che consenta il transito di alti volumi di traffico motorizzato sotto monumenti di rilevanza come il Castello Estense e Palazzo dei Diamanti. Solo in Italia si consente un tale oltraggio. Del resto i monumenti, purtroppo, sono come le persone: profeti in patria. Recuperiamo l'orgoglio di capitale europea del Rinascimento e torniamo ad essere vera capitale della cultura restituendo l'Addizione Erculea al Patrimonio dell'Umanità, questo sì, e alla sua naturale vocazione per cui l'aveva concepita Biagio Rossetti.
Sono convinto che una simile realizzazione se spesa bene dal punto di vista dell'immagine nelle varie borse del turismo, sia un valore aggiunto che può portare a far decollare ancora di più il turismo nella nostra città, che vuol dire ritorno economico, occupazione, benessere generale.